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Chi era Valeria Solesin, morta a 28 anni nella strage del Bataclan

Chi era Valeria Solesin

Valeria Solesin è la ragazza italiana morta nell’attentato del Bataclan il 13 novembre del 2015. Era tra 130 vittime e oltre 350 feriti. Oggi inizia il maxiprocesso ai terroristi.

Chi era Valeria Solesin

Valeria Solesin aveva 28 anni quando è morta nella strage del Bataclan a Parigi. Valeria era originaria di Venezia, si era diplomata nel 2006 al liceo scientifico Benedetti. Laureatasi in Sociologia a Trento, si era trasferita a Parigi per continuare i suoi studi. Dottoranda in demografia nella prestigiosa Università della Sorbona, si occupava di temi legati alla famiglia e ai bambini.

Aveva pubblicato alcuni saggi raccogliendo tra l’altro interviste e raccogliendo dati di alcune realtà cittadine molto diverse tra l’Italia frammentata in tanti comuni grandi e piccoli e la Francia con Parigi catalizzatrice della comunità transalpina. Valeria era anche attiva nel sociale non solo per studio. Infatti, ha prestato servizio come volontaria per Emergency.

La strage del Bataclan

Gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 sono stati una serie di attacchi terroristici di matrice islamica da parte dell’ISIS. Gli attentati sono stati compiuti da almeno dieci persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di 6 sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, tra cui la più sanguinosa è avvenuta presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise 90 persone, tra cui proprio l’italiana Valeria Solesin.

Il 13 novembre 2015, Valeria si trovava con il fidanzato e i due amici all’ingresso del Bataclan nel momento del primo blitz dei terroristi. Al momento dell’attacco, il gruppo ha perso contatto con Valeria che ha perso anche borsa e documenti nella confusione e nel terrore generale. Il fidanzato e gli amici non la rivedranno più.

Valeria Solesin, morta nella strage del Bataclan: inizia il maxiprocesso

L’8 settembre è iniziata l’udienza per gli attentati terroristici che il 13 novembre del 2015 provocarono 130 vittime e oltre 350 feriti. Tra le parti civili ci sarà anche la famiglia Solesin, i genitori e il fratello di Valeria.

Ad assistere all’udienza nelle prossime settimane, ci sarà Luciana Milani, la mamma di Valeria. Gli imputati presenti saranno venti, tra i quali l’unico superstite di quei gruppi, Salah Abdeslam, che non riuscì o non ebbe il coraggio di farsi esplodere. A rappresentare la famiglia Solesin nel maxi processo sarà l’avvocato parigino Constance Dewavrin Lupinacci. Il governo ha garantito il patrocinio gratuito.

Nonostante la possibilità di ritrovarsi faccia a faccia con l’attentatore superstite, la mamma di Valeria non si sottrae. Sono passati sei anni, è tempo di fare giustizia.