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Chi era Carlo Mazzone, causa morte e carriera dello storico allenatore romano

Chi era Carlo Mazzone causa morte

Chi era Carlo Mazzone, la causa della morte dello storico allenatore romano. L’ex tecnico, con quarant’anni di carriera in panchina alle spalle, è scomparso il 19 agosto 2023 all’età di 86 anni. Scopriamo qualcosa in più sulla sua carriera da record e sulla sua vita privata.

Chi era Carlo Mazzone, causa morte dello storico allenatore romano

Il calcio italiano è in lutto per la morte di Carlo Mazzone, storico allenatore romano scomparso all’età di 86 anni il 19 agosto 2023 nella sua amata Ascoli. Il tecnico si è spento per le conseguenze di una brutta malattia, contro cui lottava ormai da diverso tempo. Tanti i messaggi di cordoglio dai suoi fan e dai tanti calciatori da lui allenati nella sua carriera quarantennale in panchina. In prima fila c’è il Divin Codino, Roberto Baggio“È stato fantastico averti come mister. È stato meraviglioso saperti leale e sincero. È stato troppo poco il tempo passato insieme. Sono certo che l’amore delle tante persone che ti hanno voluto bene ti accompagnerà per sempre. Perla rara in un mondo che avrebbe bisogno del tuo esempio sempre coerente e sinceramente autentico. È stato bellissimo incontrarti carissimo mister, auguro al tuo viaggio eterno il meritato riposo nella luce più bella”.

La famiglia di Mazzone ha risposto all’affetto di fan e colleghi sportivi con un breve messaggio sui social, in cui hanno annunciato anche le date dei funerali“Tutti noi sappiamo quanto il nostro Carletto è stato grande come allenatore. Ma come marito, padre, nonno, bisnonno e suocero è stato ancora più Grande! La famiglia Mazzone ringrazia tutti per i graditissimi attestati di affetto. I funerali si svolgeranno ad Ascoli Piceno lunedì 21 agosto alle ore 16.30, presso la Chiesa di San Francesco”.

Carriera e record, tutte le squadre di Carletto

Nato a Roma il 19 marzo 1937, Carlo Mazzone, anche noto come Sor Carletto Sor Magara, ha cominciato la sua carriera nel calcio sul campo, come difensore. Cresciuto nelle giovanili della Roma, gioca perlopiù in divisioni minori e diventa una colonna portante dell’Ascoli, in serie C, dove gioca dal 1960 al 1969. È proprio con i bianconeri che Mazzone fa anche le sue prime esperienze in panchina, nel 1968-69, anno in cui il presidente Costantino Rozzi lo mette temporaneamente al timone per la prima squadra dopo gli esoneri di Evaristo Malavasi e Guido Capello. Nel 1969 Carletto torna in panchina prendendo il posto di Alberto Eliani, guidando l’Ascoli al terzo posto in serie C. Guida i bianconeri con successo fino al 1975, trascinando i marchigiani fino in Serie A, dove ottiene un tranquillo 12esimo posto.

È solo l’inizio di una carriera durata quasi quarant’anni che lo porta ad allenare tantissimi club tra cui Fiorentina, CatanzaroBolognaPescaraNapoliPerugiaCagliariLivornoBrescia e persino la sua amata Roma, dal 1993 al 1996. Mazzone è il detentore del record di panchine in Serie A, con 792 partite, oltre che del primato per le presenze ufficiali in panchina, ben 1278. Nel 2019 l’Ascoli ha celebrato la sua carriera dedicandogli la tribuna est dello Stadio Cino e Lillo De Luca. Nello stesso anno Mazzone è stato inoltre inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.

Vita privata di Carlo Mazzone: moglie, figli, nipoti

Carlo Mazzone era sposato da oltre sessant’anni con sua moglie Maria Pia, al suo fianco da quando era ancora un calciatore. I due si conoscono quando Mazzone vestiva la maglia dell’Ascoli e si sono poi sposati il 7 luglio 1963.  “7 Luglio 1963, 7 Luglio 2023!” -scriveva Mazzone alla sua Maria Pia sul suo profilo Facebook in occasione dell’anniversario- “60 anni di matrimonio!!! Evviva l’amore, vi mando un abbraccio grande vi voglio bene”. Dal loro matrimonio nascono due figli, Sabrina Massimo, che donano alla coppia ben tre nipoti e due pronipoti. I più grandi sono Vanessa Alessio, figli di Sabrina, e Iole, figlia di Massimo, a cui si si sono aggiunti Cristian, figlio della nipote Vanessa, e Alessandro. Alessio, insieme agli altri nipoti, gestiva le pagine social del nonno: Carletto aveva oltre 130mila follower su Instagram quasi 200mila su Facebook.