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Chi è Troy Kotsur: carriera, vita privata, discorso sulla disabilità agli Oscar 2022

Chi è Troy Kotsur

Chi è Troy Kotsur: un attore nato sordo che è arrivato a vincere il premio più importante nel panorama cinematografico internazionale. Un esempio e uno dei migliori attori della comunità sorda. Toccante il suo discorso in lingua de segni durante la premiazione agli Oscar 2022.

Chi è Troy Kotsur: vita privata

Troy Kotsur è nato a Mesa, in Arizona il 24 luglio del 1968. I suoi genitori scoprirono a nove mesi dalla nascita che il bambino era sordo e impararono la lingua dei segni americana affinché tutti potessero comunicare tra di loro. Si è poi diplomato alla Westwood High School, dove il suo insegnante di recitazione lo ha incoraggiato a partecipare a vari spettacoli teatrale.

È sposato con la collega, Deanne Bray (anche lei sorda come il marito), da cui ha avuto una figlia, Kyra Monique Kotsur, udente. Il padre, a causa di un incidente,  ha perso la mobilità di braccia e mani non riuscendo più a parlare con lui.

Troy Kotsur: carriera

Incoraggiato da piccolo alla recitazione e al teatro, nel 1991 insieme con Ed Waterstreet fonda il Deaf West Theatre, che è uno tra i maggiori della cultura sorda. Kostur è tra i mogliori esponenti ed attori della comunità sorda. Nel 2013 realizza la sua prima opera cinematografica della sua carriera da regista, No Ordinary Hero: The SuperDeafy Movie. Nel 2022 oltre all’ Oscar, ha vinto due Screen Actors Guild Awards, un Critics Choice Award, un Independent Spirit Award, un Premio BAFTA ed è stato candidato al Golden Globe per il film I segni del cuore (CODA). È il produttore di film per sordi D-movie (deafmovie).

Discorso sulla disabilità agli Oscar 2022

L’attore ha vinto l’Oscar come migliore attore non protagonista è andato per la sua interpretazione nel film Coda. Nel suo discorso ha toccato il tema della disabilità ma come prima cosa ha voluto ringraziare per il riconoscimento del suo lavoro: “Incredibile essere qui. Volevo ringraziare tutti i membri dell’Academy per aver riconosciuto il mio lavoro. È fantastico che il nostro film abbia raggiunto tutto il mondo, addirittura la Casa Bianca ci ha inventato, ho provato a insegnare loro qualche parolaccia ma mi hanno detto di contenermi, pensavo di metterle nel mio discorso di ringraziamento nel caso avessi dovuto vincere questo premio, ma invece no”.

La dedica del premio è immediatamente specificata: “Voglio solo dire che dedico questo premio alla comunità dei sordi, alla comunità C.O.D.A. e alla comunità dei disabili. Questo è il nostro momento”, ha detto. Un particolare ricordo anche alla regista de I segni del cuore, Siân Heder: “Tu sei la migliore comunicatrice. Tu hai portato il mondo delle persone sorde e quello delle persone udenti insieme. Tu sei il nostro ponte“.

L’attore ha davvero commosso tutti con il suo discorso, soprattutto quando ha fatto riferimento al padre “che era il migliore nella lingua dei segni” e che poi rimase paralizzato dal collo in giù in un incidente: “Sarai sempre il mio eroe”.

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