Home Facts Michela Murgia: figli e marito della giornalista sarda

Michela Murgia: figli e marito della giornalista sarda

Michele Murgia figli

Michela Murgia è una giornalista sarda e volto tv, oltre che scrittrice di successo. Scopriamo se ha figli oppure no e qualcosa in più sulla sua vita privata-

Chi è Michela Murgia

Michela Murgia è una giornalista sarda, oggi conosciuta anche come volto televisivo. Prima di diventare famosa come scrittrice, Michela Murgia è stata da giovane animatrice dell’Azione Cattolica (in virtù dell’educazione ricevuta dalla famiglia) della quale diviene presto referente regionale in ambito giovanile. È stata anche insegnante di religione per un periodo, così come venditrice di case in formula multiproprietà. Altri lavori che ha svolto sono la portiera notturna, dirigente amministrativa all’interno di una venditrice centrale termoelettrica e operatrice fiscale.

Famosa scrittrice, Michela Murgia è stata protagonista di diversi programmi tv come Le invasioni barbariche su La 7, Quante storie e Chakra (Rai 3), Ghost Hotel nel 2022. Dal giugno 2018 è autrice insieme a Chiara Tagliaferri del podcast Morgana.

Michela Murgia: figli

Per quanto riguarda la vita privata, Michela Murgia non ha avuto figli.

Ex marito

Michela Murgia ha un matrimonio alle spalle con Manuel Persico, suo ex marito, che era 12 anni più giovane di lei. Le nozze sono durate quattro anni, anno in cui lei ha scoperto di avere la malattia.

Marito Lorenzo Terenzi

Michela Murgia ha scelto come compagno di vita Lorenzo Terenzi, che la scrittrice aveva già dichiarato nel corso dell’intervista al Corriere della Sera di voler sposare. L’incontro tra i due è avvenuto nel 2017 allo spettacolo teatrale “Quasi grazia”, in cui era assistente alla regia mentre la scrittrice interpretava la protagonista, Grazia Deledda. 

Malattia

Michela Murgia ha rivelato in una intervista al Corriere di avere un tumore al quarto stadio e di avere scelto di curarsi con un’immunoterapia “a base di biofarmaci; in questo modo ha scelto di non attaccare la malattia, ma stimolare la risposta del sistema immunitario.