Home Facts Calenda, mano tesa al PD di Schlein: “Lavoriamo insieme sul salario minimo”

Calenda, mano tesa al PD di Schlein: “Lavoriamo insieme sul salario minimo”

Calenda Schlein

Carlo Calenda apre ad Elly Schlein“Lavoriamo insieme su lavoro e sviluppo”. Il leader di Azione si è detto pronto a collaborare con il Partito Democratico per una proposta sul salario minimo: “Contrastiamo i contratti pirata”.

Carlo Calenda apre ad Elly Schlein sul salario minimo: “Lavoriamo insieme”

Il leader di Azione Carlo Calenda, negli scorsi giorni, è stato più che chiaro su quelle che ritiene differenze inconciliabili con il Partito Democratico e con la sua nuova leader, Elly Schlein“Il PD si è spostato su posizioni simili a quelle di un rappresentante d’istituto di un liceo. Noi rispondiamo ad un grande bisogno di un area pragmatica”. Ciononostante, in una recente intervista concessa a Repubblica, Calenda, pur confermando l’impossibilità di una collaborazione continuativa, ha teso la mano al PD almeno per quanto riguarda una proposta sul salario minimo“Con la segreteria Schlein sono più le cose che ci dividono da quelle che ci uniscono, ma al Pd dico che si può lavorare insieme su lavoro e sviluppo“. 

L’idea è quella di portare il salario minimo a 9 euro l’oraLo chiamerei retribuzione minima contrattuale. Per distinguerla dalla proposta dei Cinquestelle, che rischia di spazzare via la contrattazione collettiva. La nostra proposta verrebbe recepita, nel tempo di un anno, nei contratti collettivi nazionali per contrastare i contratti pirata, come avviene in tanti settori del commercio, della vigilanza, delle pulizie”. Calenda tende la mano a Schlein e le propone di “cofirmare insieme il disegno di legge. Abbiamo già fatto insieme dei tavoli tecnici e su questo si può lavorare. Facciamo una battaglia di merito“. 

Il bilancio dei primi quattro mesi di Elly Schlein: “Non è in crisi, sta facendo il suo tirocinio”

Nel corso dell’intervista, Carlo Calenda ha condiviso anche la sua opinione sui primi quattro mesi di Elly Schlein alla guida del PD. L’ex Ministro non è d’accordo con cui vede la nuova segretaria già in una posizione difficile: “Non ero tra quelli che pensava che avrebbe salvato il mondo, così come oggi non penso affatto che sia in crisi solo perché ha perso gli ultimi ballottaggi. Sta facendo il suo tirocinio da segretario del Pd“.