Home Facts Ambra Angiolini si racconta: “Le mie ferite le porto anche sui red carpet”

Ambra Angiolini si racconta: “Le mie ferite le porto anche sui red carpet”

Ambra Angiolini si racconta: “Le mie ferite le porto anche sui red carpet”

Nata a Roma nel 1977, Ambra Angiolini è un’artista a tutto tondo. Dalla musica alla televisione, diventando – nel corso degli anni – un punto di riferimento. Non sono però mancati gli alti e i bassi, che lei stessa ha raccontato soffermandosi su molti aspetti delicati della sua vita.

Le tante difficoltà hanno mostrato la sua grande forza.

Ambra Angiolini, dall’inizio della sua carriera al presente

Dalla bulimia ai periodi più delicati, come quanto la televisione “si è dimenticata di lei” o, più di recente, quando ha interrotto il suo rapporto con Francesco Renga. Nonostante tutto Ambra Angiolini non si è mai fatta abbattere, dimostrando di essere forte e testarda.

Lei stessa ha raccontato parte del suo vissuto durante un’intervista rilasciata a Sette, inserto del Corrriere della Sera. Primo tema trattato è stato quello del successo iniziale e della botta ricevuta:

Ho iniziato senza capirci niente. Volevo ballare: i miei lavoravano tanto, la danza era un modo per non stare in strada. Quando il successo è esploso mi tormentava il fatto di essere famosa senza sapere perché. Non ero la più brava, né la più bella: non mi sentivo speciale. Desideravo un mestiere, qualcosa che avesse a che fare con una scelta mia. Sembravo incaz*ata con tutti, ma lo ero con me stessa. Quando la televisione mi ha voltato le spalle invece che disperarmi mi sono detta: ‘Ora posso cercarmi un lavoro’”.

La conduttrice televisiva 45enne è riuscita a trarre il meglio dalle situazioni spiacevoli.

Così Ambra Angiolini è riuscita a plasmare se stessa, a migliorarsi:

Ho sempre avuto la sensazione di poter aggiustare le cose. Sono rimasta senza lavoro per anni ma non ho mai perso il bisogno di darmi da fare. Anche se ciò che mi aveva resa famosa all’inizio poi si era spento. Ho una famiglia solida alle spalle, che è rimasta sempre lì, col suo lavoro, l’azienda alimentare di papà. Le persone che si fanno il cu*o mi affascinano. Essere famosi non è un mestiere, dev’essere il risultato del lavoro che fai. Col tempo ho smesso di pensare solo a me stessa: ho cercato di fare delle scelte che smuovessero qualcosa nelle persone. Solo così ho capito che questo lavoro poteva andare avanti, crescere con me. Prima pensavo a difendere me stessa e facevo casino: replicare a una bugia non fa altro che amplificarli”.

Ci sono voluti molti anni, e tanti sacrifici, per diventare la donna – e l’artista – che è adesso.

Infine è stato toccato uno degli argomenti più delicati, quello della bulimia, che ha formato a tutti gli effetti il carattere della romana:

“Il ‘no’ è diventato il potere più grande per diventare me stessa. Sono una nata col graffio dell’orso: quella cosa non si rimargina. Ma le mie ferite le porto anche sui red carpet, le trovo più chic di tanti gioielli”.

Un vero esempio di madre, donna e artista, sempre pronta a rimettersi in gioco.