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La mobilità del futuro è interconnessa

La mobilità del futuro è interconnessa

Una fotografia dello stato dell’arte ma anche una riflessione sui trasporti del futuro. Questi i temi al centro del panel “Mobilità, risposte difficili per domande smart” durante la XXI edizione di Italia Direzione Nord, intitolata “Riflessioni sulla Leadership” in corso al Palazzo delle Stelline a Milano, al quale hanno partecipato Franco Lucente, Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile Regione Lombardia, Daniela Caputo, Presidente III Commissione – Mobilità e Infrastrutture Città Metropolitana Milano, Beniamino Lo Presti, Presidente Milano Serravalle, Arrigo Giana, Amministratore Delegato ATM, Cesare Ferrero, Presidente Sogemi, Antonio Di Donna, Direttore generale Gps Global Parking Solutions e Armando Brunini, Ad Sea.

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Il panel sulla mobilità a Italia Direzione Nord

Sul tema della carenza degli autisti, per l’ad di Atm Arrigo Giana ci sono due aspetti da tenere in considerazione: “C’è un tema salariale, dove stiamo cercando di mettere in campo degli incentivi, aiutando a prendere abilitazioni professionali oppure dando un contributo casa per i primi mesi a chi viene da fuori. Dobbiamo però anche contare che l’attitudine e l’approccio al lavoro è cambiato. Fare l’autista vuol dire lavorare su turni, che implica un sacrificio e oggi vale tanto quanto il tema retributivo”.

Per un trasporto ottimale delle merci in città, secondo Cesare Ferrero serve soprattutto “un’efficienza del soggetto pubblico, che deve essere molto lungimirante e lavorare a un piano della mobilità che guarda ai prossimi dieci anni”. Tra le soluzioni del futuro della mobilità, Milano Serravalle sta lavorando alla smart road, che permette: “dei flussi informativi che vengono scambiati tra più soggetti – racconta Beniamino Lo Presti – così come lo scambio di informazioni tra più veicoli, ma anche la comunicazione tra infrastrutture e veicoli. Si potranno ad esempio programmare i lavori in modo che impattino meno sul traffico e avere un’idea precisa della manutenzione necessaria”.

Alcuni dati sulla mobilità

Per ovviare alla congestione del traffico di oggi, c’è chi sta pensando ai vertiporti e ai taxi volanti: “Siamo uno dei soggetti che cerca di contribuire a questa nuova forma di mobilità – precisa Armando Brunini – ma servono delle infrastrutture non solo negli aeroporti. I taxi volanti potremmo vederli già entro il 2030”. Inoltre, ribadisce, la M4 è stato un salto di qualità: “Il 20% di passeggeri di Linate oggi usano la metro”. Sui dati di quest’anno di Sea, Brunini si dice molto soddisfatto: “Il traffico verosimilmente a fine anno sarà parente di quello pre-Covid, quest’anno c’è stata anche una ripresa dei voli di lungo raggio”. Infine, secondo Antonio Di Donna: “Servono infrastrutture per la sosta in Italia, siamo in ritardo rispetto all’Europa sulla sosta in struttura, visto che il 60 % è ancora su strada (in Europa è il 40%). Servono più hub urbani che siano un luogo di interscambio tra i diversi mezzi di mobilità”.