Home Economy TrueData: viva il lavoro, non il Decreto Lavoro. La riforma divide gli italiani

TrueData: viva il lavoro, non il Decreto Lavoro. La riforma divide gli italiani

1 maggio origini

Gli italiani valorizzano il lavoro ma si dividono sul Decreto Lavoro. Così si può riassumere quanto emerge dal sondaggio settimanale realizzato da Termometro Politico tra il 2 e il 4 maggio 2023, a valle del Primo maggio.

Per la maggioranza assoluta degli italiani il lavoro è nobile

L’81,5% degli italiani, secondo il sondaggio, ritiene fondamentale il lavoro per la realizzazione umana e personale di ogni cittadino. La maggioranza assoluta, il 51,1% del campione, ritiene il lavoro decisivo per plasmare la realizzazione della vita di ogni cittadino. Il 30,4% lo ritiene fondamentale ma secondario rispetto alla vita privata e famigliare.

Minoritarie le tesi contrarie. Per il 14,3% degli intervistati il lavoro è sostanzialmente neutro, uno strumento per avere le risorse economiche, anche se la soddisfazione della vita dipende da altri fattori. Infine il 3,6% del campione lo ritiene un “fardello cui le persone si sottopongono perché obbligate e che si dovrebbe alleggerire diminuendo il tempo che vi dedicano”.

Il 73,1% degli intervistati, inoltre, dà valore alla commemorazione del Primo Maggio. Tra questa componente, però, il 22,8% ritiene eccessivamente strumentalizzata dalla Sinistra la festa. Dati simili a quelli sul 25 Aprile: festa approvata da buona parte della popolazione, con una fetta non secondaria che però è ostile a ogni strumentalizzazione.

Il Decreto Lavoro divide

Questa sostanziale maggioranza sui difensori del lavoro si divide laddove il discorso passa all’attualità e al Decreto Lavoro varato dal governo Meloni.

I favorevoli complessivamente sono il 48%. Di questi il 31,6% ritiene notevole la svolta sul cuneo fiscale e la detassazione sulle imposte da un lato e la rimodulazione profonda dell’assistenzialismo del Reddito di Cittadinanza e la maggior liberalizzazione dei contratti a termine dall’altro. Il 16,4%, invece, boccia la maggior apertura ai contratti precari e non indeterminati ma giudica positivamente la norma.

Al 45,6%, invece, i contrari, tra cui un 28,1% che lo ritiene un attacco al mondo occupazionale e un  il 17,5% che lo critica nel complesso senza però disconoscere il taglio del cuneo fiscale.

Quale lavoro per il presente?

Al di là del giudizio politico sul Decreto del Primo Maggio, gli analisti dell’Osservatorio Globalizzazione notano un tema fondamentale. E cioè la valorizzazione profonda data dagli italiani al lavoro. Uno “schiaffo”, l’ennesimo, al mito senza fondamento della fine del lavoro.

Il lavoro è per sua natura inestinguibile: l’uomo potrebbe essere in grado di produrre in futuro tutto ciò che oggi è necessario, ma da qua al futuro sicuramente saranno insorti nuovi bisogni e sarà necessaria un’attività di ricerca costante.

Alimentare i miti sulla devalorizzazione del lavoro contraddice l’intuizione di Marx, secondo cui la ricchezza rimane tale solo in potenza fino a che non interviene l’operato umano per renderla fruibile. La visione sull’utilità sociale del lavoro fonda in maniera determinante la cittadinanza. “L’aria della città rende liberi”, si diceva nel tardo Medioevo; la Costituzione italiana stessa basa il lavoro come fondamento imprescindibile del suo ordinamento. Dopo la ribellione dell’élite, l’attacco alla civiltà del lavoro è stato affiancato da una narrazione volta allo screditamento del lavoro.

La controrivoluzione neoliberista non forgia lavoratori e cittadini, ma utenti, consumatori. Il capitale è cresciuto esponenzialmente rispetto al lavoro nel mondo della produzione. La nuova vulgata ha appiattito la concezione del lavoro, svuotandolo delle sue qualità intrinseche. Essa ha esercitato un’influenza tanto profonda da conquistare anche ampi strati della Sinistra: dal Partito Democratico italiano ai socialisti francesi, passando per i democratici USA, molte formazioni si sono convertite al neoliberismo e hanno tolto la piena occupazione dai loro obiettivi primari.

Per approfondire: Il lavoro ai tempi del neoliberismo – Osservatorio Globalizzazione

True Data

True Data è il nuovo approfondimento settimanale di True News, in collaborazione con Termometro Politico e Osservatorio Globalizzazione. Ogni settimana partiremo da una tematica di attualità nel nostro paese. Lo approfondiremo a livello demoscopico – con un sondaggio realizzato ad hoc – e a livello internazionale – con i dossier dei nostri analisti. Vi aspettiamo ogni venerdì, con il sondaggio di Termometro Politico; l’analisi di Osservatorio Globalizzazione e i contenuti multimediali di The Pitch, coordinato dalla rete di True News.