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Russia, anche il Fmi lo ammette: la guerra fa aumentare il Pil

Russia, anche il Fmi deve riconoscerlo: la guerra fa aumentare il Pil

Perché leggere questo articolo? Il mondo può guardare con ottimismo al 2024. Nell’ultimo World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale ha rivisto al rialzo le previsioni per la crescita economica globale. Il Pil del pianeta crescerà di oltre il 3% quest’anno. Previsioni in crescita per tutti, ma proprio tutti i Paesi della Terra. Anche la Russia di Putin in guerra…

Finché c’è guerra c’è speranza era il titolo di un film del 1974 con Alberto Sordi nel ruolo di un mercante di armi. Quarant’anni dopo il copione sembra ripetersi per la Russia di Vladimir Putin, novello Marchese del Grillo. Finché c’è guerra c’è crescita del Pil. Nel 2024 l’economia russa crescerà più rapidamente delle previsioni, conferma il Fondo Monetario Internazionale. La spesa militare per la guerra di Putin in Ucraina farà – contrariamente a quanto da più di due anni si dà per assodato – da volano per Russia.

Le stime Fmi sul Pil del mondo e della Russia

L’ultimo aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo, pubblicato martedì 30 gennaio 2024, stima un rialzo delle previsioni per la crescita del mondo intero. Il Prodotto interno lordo del pianeta Terra nel 2024 segnerà un +3,1%, che diventerà +3,2% nel 2025. A fare da traino al miglior andazzo dell’economia mondiale sono stati la crescita dell’economia statunitense e gli stimoli fiscali del governo cinese. L’Fmi non ha però potuto fare a meno di segnalare un terzo incomodo nell’incremento del Pil mondiale: la Russia di Putin.

Si prevede che il Prodotto interno lordo di Mosca aumenterà del 2,6% nel 2024. Più del doppio del ritmo previsto per la Russia dal FMI a ottobre e solo leggermente più lento dell’espansione del 3% stimata per il 2023. L’aumento russo, di 1,5 punti percentuali, è il più grande per qualsiasi economia analizzata dal World Economic Outlook. Le cifre solleveranno nuove domande sull’efficacia delle molteplici sanzioni occidentali volte a deprimere le entrate fiscali raccolte dal Cremlino per finanziare la sua guerra in Ucraina.

Fmi ha stime migliori delle previsioni del Cremlino stesso

Le previsioni del FMI dipingono un quadro migliore delle prospettive che Putin stesso aveva tinteggiato per la Russia Lo scorso novembre la Banca centrale russa aveva previsto una crescita di appena lo 0,5-1,5% per il 2024. L’anno in corso, stando alle stime del Cremlino, avrebbe dovuto segnare un vistoso calo del Pil, rispetto al 2,2-2,7% segnato nel 2023. Il ministero dell’Economia, più ottimista, aveva registrato un +3,5% per il 2023, ma si aspettava solo il 2,3% per il 2024.

Come è possibile? La risposta prova a fornirla, Pierre-Olivier Gourinchas, capo economista del Fmi al Financial Times. Le nuove proiezioni sulla Russia del World Economic Outlook rimangono “in qualche modo preliminari”. Gli economisti del Fondo tentano di convalidare le statistiche russe. “È sicuramente vero che l’economia russa sta andando meglio di quanto ci aspettavamo e molti altri si aspettavano”, ha detto Gourinchas al Financial Times. “Ciò potrebbe essere spiegato dal forte stimolo fornito dalla spesa pubblica nella “guerra russa” economica”, ha concluso.

Russia: finché c’è guerra c’è speranza (di crescita)

Alla salvaguardia dell’economia russa hanno contribuito i prezzi alti di materie prime e combustibili fossili. Ma a fare la parte del leone nell’impennata è stato il riarmo di Mosca. Il Fondo però avverte che a lungo termine la crescita in Russia potrebbe tornare a essere inferiore al Pil precedente all’invasione dell’Ucraina. Putin ha lasciato carta bianca ai suoi tecnocrati per la politica macroeconomica e pare assai poco interessato alle conseguenze economiche della guerra. Ma si dice ottimista per una crescita che in Russia potrebbe essere anche superiore alle stime ufficiali. Lo “zar” ha dichiarato che la crescita del PIL per il 2023 potrebbe superare la previsione del 3,5% e potenzialmente anche oltre il 4%. “Viene calcolato costantemente, quindi potrebbe esserci una maggiore crescita del PIL”, ha detto Putin di recente.

Putin ha affermato che la performance economica del Paese è stata “un risultato sorprendente”. In settimana ha affermato che la crescita della Russia nel 2024 sarà “fondata principalmente sulla domanda interna di consumi e investimenti”, che secondo lui includerà una spesa record per l’edilizia, nonché per l’industria, l’agricoltura, il turismo e il trasporto merci. Ma gli alti funzionari economici hanno avvertito che la spesa potrebbe surriscaldare l’economia. “Se provi a guidare più velocemente di quanto consentito all’auto e premi l’acceleratore più forte che puoi, prima o poi il motore si surriscalderà e non andremo lontano. Potremmo agire velocemente, ma non per molto”, ha detto a dicembre la governatrice della banca centrale Elvira Nabiullina.

Le previsioni Fmi e quelle della Banca Mondiale

Le previsioni del Fmi sono migliori di quelle della Banca Mondiale per la Russia. A inizio anno la BM si aspettava una crescita dell’1,3% nel 2024 e dello 0,9% nel 2025. Il miglioramento delle prospettive mondiali arriva mentre l’inflazione scende più rapidamente del previsto nella maggior parte delle regioni, il che significa che la probabilità di un “atterraggio duro” – in cui gli elevati costi di finanziamento inducono un forte rallentamento – per l’economia mondiale si è ulteriormente ridotta. “L’inflazione sta scendendo più velocemente del previsto nella maggior parte delle regioni, nel mezzo della risoluzione dei problemi dal lato dell’offerta e della politica monetaria restrittiva”, ha affermato il FMI. Si prevede che l’inflazione globale scenderà al 5,8% nel 2024 e al 4,4% nel 2025. Intanto in Russia gongolano, e si armano.