Home Politics La parabola degli ex M5s: dal Vaffa alle consulenze per le lobby

La parabola degli ex M5s: dal Vaffa alle consulenze per le lobby

La parabola degli ex M5s: dal Vaffa alle consulenze per le lobby

Perché leggere questo articolo? Laura Castelli, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede. Ma non solo. Tanti ex esponenti di governo del M5s si sono buttati nel mondo delle consulenze. Un modo per riciclarsi e mettere a frutto la rete di relazioni acquisita durante il periodo al potere.

Dall’antipolitica alle consulenze, dal Vaffa al lobbismo. Intendiamoci: non c’è niente di male nell’esercitare la professione del consulente. Ma fa specie vedere l’evoluzione di molti ex ministri, ex sottosegretari ed ex parlamentari del M5s, che, svanita la carriera politica, ora cercano di sfruttare la loro rete di relazioni costruita negli anni al potere nei Palazzi per riciclarsi e ripartire da zero con un nuovo lavoro. Sempre all’ombra delle Istituzioni, ma da privati. Dietro le quinte.

Gli ex ministri M5s diventati consulenti

L’ultima notizia riguarda l’ex deputato pentastellato e giornalista Emilio Carelli, già volto di Mediaset e Sky. L’ex parlamentare, l’anno scorso tra i protagonisti della scissione di Luigi Di Maio, si butta nel mondo delle consulenze con la sua Carelli&Partners. Un’agenzia con sede a Roma, che si occuperà prevalentemente di comunicazione politica. Curiosità: al fianco di Carelli ci sarà il giovane Roman Pastore, candidato a Roma alle comunali del 2021 con Carlo Calenda, finito nel tritacarne dei social per una foto in cui sfoggiava al polso un vistoso e costoso orologio Audemars Piguet.

Da non dimenticare l’ex sottosegretaria all’Economia Laura Castelli, anche lei vicina a Di Maio. Castelli a Roma si occupa di consulenza alle imprese con la sua società CKey Consulting, con sede di fronte al Nazareno, quartier generale del Pd, nello stesso palazzo dove si trova il mitico ufficio romano di Gianni Letta. E come non menzionare l’ex ministro Riccardo Fraccaro, che fa il consulente su come rimediare alle storture del Superbonus, cavallo di battaglia dei grillini al governo.

D’Incà e gli aeroporti, Tofalo e l’intelligence

Un altro ex ministro, Federico D’Incà, anziché mettersi in proprio si è messo a fare il consulente per il gruppo Save, che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso. Percorso dal governo alle consulenze anche per l’ex sottosegretaria allo Sviluppo Economico Mirella Liuzzi. Liuzzi ha aperto la serranda nella sua Matera, dove ha fondato l’agenzia di comunicazione Left & Right. Né destra, né sinistra. Ma entrambe. E poi c’è Angelo Tofalo, ex sottosegretario alla Difesa, che ha messo su At Agency, attiva nelle consulenze nei campi della Difesa, della sicurezza e dell’intelligence.

Dal M5s alle consulenze di prestigio

Non manca chi è tornato alla professione precedente, tentando però un upgrade di livello e status. È il caso dell’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. L’ex Guardasigilli è un avvocato e ha aperto lo studio legale Bonafede&Partners, con sedi a Firenze e Milano e un patinato sito internet dove spiccano le foto glamour dell’ex esponente di punta dei Cinque Stelle. Oltre a Di Maio, inviato speciale Ue nel Golfo Persico, anche due suoi fedelissimi come Manlio Di Stefano e Vincenzo Spadafora si sono guadagnati degli incarichi prestigiosi. Il primo, già sottosegretario agli Esteri, è diventato advisor della Axiom Space, colosso statunitense dell’industria aerospaziale, nonostante le polemiche sulle tempistiche del passaggio al settore privato dopo l’incarico alla Farnesina. Il secondo, Spadafora, ministro dello Sport e delle politiche giovanili, ora advisor per Terre des Hommes Italia. Erano solo cittadini, adesso sono diventati tutti “esperti”.