Home Economy Le proteste dei rider e le mosse di Just Eat

Le proteste dei rider e le mosse di Just Eat

Le proteste dei rider e le mosse di Just Eat

Qualcosa si muove nel mondo dei rider, dopo che la Procura di Milano ha chiuso l’indagine sul caporalato nel mondo del food delivery, commissariando Uber Eats, perché, tra l’altro, ha scoperto un sistema di sfruttamento con la paga da 3 euro a consegna. Ma anche perché, sotto pandemia, i rider – oltre a rischiare la pelle durante i mesi della peggior aggressione da Covid 19 – sono diventati, con le loro consegne a domicilio, davvero indispensabili, soprattutto per chi di casa non può uscire. 

Il colosso Just Eat ha deciso di riconoscere ai fattorini in bicicletta (o in moto) il contratto “Scoober” che garantisce qualche tutela in più ma non supera la logica del cottimo. Certo un passo avanti per gli oltre 7.500 fattorini che hanno un’età media di 27 anni (le donne sono l’11%) ma i sindacati confederali, sostenuti dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, chiedono il contratto della Logistica, anche per archiviare una volta per tutte la logica dello sfruttamento.