Home Economy I sindacati contro Stellantis: “Nessun impegno concreto”

I sindacati contro Stellantis: “Nessun impegno concreto”

Stellantis

Stellantis celebra utili miliardari ma continua a non avere l’Italia al centro nel suo piano di sviluppo. La casa nata dalla fusione Fca-Psa ha rilasciato il bilancio 2023 con numeri record: ricavi per 189,5 miliardi di euro (+6% rispetto al 2022), utili a 18,6 miliardi di euro (+11%). Ma la Penisola resta secondaria nel contesto di un gruppo a trazione francese e americana. La produzione di Stellantis in Italia, in leggera risalita oltre quota 500mila veicoli, resta meno della metà di quella di auto spagnole e un terzo di quella francese.

Le problematiche di Torino per Stellantis

Tra le città che maggiormente soffrono questa dinamica c’è la storica capitale dell’auto italiana, Torino. La quale alla sua periferia ha visto Stellantis chiudere lo stabilimento di Grugliasco e vede ora dubbi su Mirafiori. Sul tema True-News non può che riportare l’opinione di Rocco Palombella, segretario generale della Uilm che ha dichiarato a un evento svoltosi oggi a Torino che Carlos Tavares, ad di Stellantis, non ha promosso “nessun impegno concreto” verso l’Italia nonostante la promessa verbale di arrivare a un milione di autoveicoli entro il 2030.

“Stellantis – ha dichiarato Palombella” – ci aveva assicurato che non avrebbe chiuso stabilimenti in Italia, che non avrebbe ridotto il numero degli occupati e che ogni stabilimento avrebbe avuto una missione produttiva eliminando la cassa integrazione”. A oggi però purtroppo, nota il sindacalista, “registriamo esattamente il contrario: in tre anni ha cancellato 10mila posti di lavoro diretti e migliaia nell’indotto e nella componentistica, ha chiuso e venduto uffici e sedi storiche, ha ridotto la produzione in ogni stabilimento con migliaia di ore di cassa integrazione”.

Stellantis aveva pensato di produrre a Mirafiori, secondo indiscrezioni giornalistiche, veicoli cinesi su licenza dopo l’ingresso col 21,2% delle quote nel capitale di Leapmotor, dinamica start-up automobilistica della Repubblica Popolare. Tavares, ad francese del gruppo, ha però di recente ammonito contro la presenza cinese: “C’è chi dice che vogliamo andarcene dall’Italia, queste sono fake news e le fake news aprono la finestra per fare entrare i cinesi”.

“Stellantis ha fatto tantissimi utili, come li ha distribuiti?”

Palombella ha restituito al mittente queste osservazioni: “sarebbe opportuno far lavorare i nostri stabilimenti dato che in questi 3 mesi stanno producendo il 50% della produzione e ci sono tantissimi lavoratori in cassa integrazione questa disputa è qualcosa che distrae l’attenzione dai problemi reali”, ha detto dal palco di Piazza Castello.

Duro anche il riferimento ai risultati del gruppo. “Stellantis ha fatto tantissimi utili, come li ha distribuiti? Torino sta pagando un costo insopportabile e ingeneroso. Abbiamo deciso di dire tutti insieme basta”, ha affondato Palombella. Mostrando le problematiche sistemiche di un gruppo che su iniziativa dei primi azionisti, gli Agnelli-Elkann, si sta staccando dalla sua matrice identitaria italiana. Scegliendo altri lidi con risultati operativi vincenti. Salvo poi sperare che Roma ne foraggi la produzione interna a colpi di incentivi per nuovi modelli elettrici e sostegni produttivi. Una strategia che nessun esecutivo, nemmeno quello di Giorgia Meloni, ha mai avuto la forza di mettere, una volta per tutte, in scacco.