Home Economy FilmAuro, 2022 in rosso: “Ma lo scudetto del Napoli risolleverà De Laurentiis”

FilmAuro, 2022 in rosso: “Ma lo scudetto del Napoli risolleverà De Laurentiis”

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Lo scudetto conquistato dal Napoli, il terzo nella storia del club, cade come una manna dal cielo per i conti dei Laurentiis. La FilmAuro, infatti, ha chiuso il bilancio 2022 in rosso di 66 milioni. Ma – come anticipa a True-News.it il giornalista del Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo – “la società tornerà in utile nel 2023 proprio grazie alla vittoria del campionato da parte del team azzuro”.

Le attività sportive dei Laurentiis sono, infatti, tra le più rilevanti nel bilancio della FilmAuro, azienda che controlla le partecipate SSC Napoli S.p.A e SSC Bari S.p.A. Le attività calcistiche rappresentano quasi il 90% del bilancio con i film che passano in secondo se non in terzo piano.

FilmAuro, bilancio 2022 ancora in rosso

Come anticipato da Calcio e Finanza, che ha consultato il bilancio dell’azienda al 30 giugno 2022, il decremento netto dei proventi (Euro 51 mln. circa) è attribuibile, prevalentemente, alle minori plusvalenze realizzate dalla partecipata SSC Napoli S.p.A. e SSC Bari S.p.A. (Euro 38 mln. circa) oltre che dai minori proventi, rivenienti sempre dalle medesime partecipate, per i diritti TV (Euro 34 mln. circa)”. Così FilmAuro ha registrato un calo del fatturato di circa il 21%, passando da 245,2 a 193,8 milioni di euro.

L’esperto Bellinazzo: “Il problema degli azzurri è che la gestione sarà sempre improntata a un equilibrio tra entrate e uscite”

“La diminuzione  – spiega Bellinazzo, esperto di economia sportiva – è dovuto al fatto che, durante la pandemia, il Napoli non ha partecipato a due Champions e, di conseguenza, ha rinunciato ai relativi diritti tv. Il rosso è inoltre frutto di mancate plusvalenze“. Lo scudetto rimetterà in ordine i conti. “Il problema degli azzurri è che la gestione sarà sempre improntata a un equilibrio tra entrate e uscite. Infatti l’anno dello scudetto è stato improntato al mantenere basso il tetto ingaggi. E ora De Laurentiis farà uno sforzo per pagare il contratto di Osimen per poi approfittare, l’anno prossimo, di una lauta plusvalenza“.

Caso Spalletti: “De Laurentiis bada a tenere in ordine i conti”

Sempre attento ai conti, De Laurentiis è stato ligio nel far rispettare alla Federazione la clausola rescissoria di tre milioni di euro legata a Spalletti. “Ha una società da tenere in ordine e ha tutto il diritto di richiedere pagamenti di penali. Nessuno, se non lui, può ripianare eventuali perdite. Bisogna conoscere i dettagli del contatto tra le parti. Ma l’imprenditore ha fatto bene“, commenta l’esperto.

La doppia proprietà Napoli-Bari

I De Laurentiis, in particolare con il figlio Luigi, sono attivi calcisticamente anche a Bari: i biancorossi, durante lo scorso campionato, hanno sfiorato la promozione in serie A.  Aggiunge Bellinazzo: “Tutte le società di C e B non hanno la possibilità di chiudere in utile. Se ci sono determinate piazze con ambizioni di promozione, come appunto lo è Bari,  bisogna fare sforzi economici che non sono possibili senza deficit importanti. De Laurentiis ha scelto di adottare la stessa filosofia del Napoli sullo sfondo di una situazione che oggettivamente è complicata. La B è costosa e difficile. Il successo del Bari sarebbe deleterio per il venditore: gli acquirenti potrebbero puntare al ribasso. Allo stesso tempo, un Bari in A garantirebbe almeno 50 milioni dai diritti tv“.

Multiproprietà, il giornalista: “Il problema va risolto alla radice”

Le multiproprietà non sono solo un caso italiano. “Se ne contano almeno 250 – spiega il giornalista del Sole – e la Uefa ha dichiarato di voler legiferare. Si pone un problema serio quando la doppia gestione è all’interno della stessa nazione. C’è un serio conflittto di interessi. Il problema va risolto alla radice. Il caso Lipsia-Salisburgo sta a dimostrarlo“. Intanto De Laurentiis, con lo scudetto in saccoccia e il Bari in B, può stare al momento tranquillo.