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Sardegna, corsa contro il tempo: alle 19 scatta la “tagliola”

Sardegna, corsa contro il tempo: alle 19 scatta la "tagliola"

Perché leggere questo articolo? E’ corsa contro il tempo alle Regionali in Sardegna. La legge sarda prevede che in caso di ritardi nello spoglio, le schede vengano sigillate e portate ai tribunali. Nel 2019 ci volle quasi un mese per la proclamazione dei vincitori.

C’è uno spettro che si aggira per la Sardegna. E’ quello della “tagliola”, un provvedimento esclusivo della legge sarda che rischia di allungare tremendamente la definizione del risultato elettorale. Le urne sono chiuse, ma le operazioni di voto non sono concluse. Lo spoglio alle regionali in Sardegna procede con estremo ritardo. E potrebbe allungarsi all’inverosimile se le operazioni di scrutinio non si concludono in giornata. C’è tempo fino alle 19 di stasera per scongiurare la cosiddetta tagliola.

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La “tagliola” incombe sulle Regionali in Sardegna

L’isola dei Quattro Mori rischia di conoscere un allungamento a dismisura delle operazioni di voto e della proclamazione del governatore e dei consiglieri regionali. Infatti se lo spoglio non sarà terminato entro le 19, schede e registri saranno messi all’interno di buste sigillate e trasportate negli uffici elettorali circoscrizionali per il conteggio e la successiva trasmissione dei verbali alla Corte d’appello di Cagliari. Il meccanismo in questione viene chiamato “tagliola”.

Ma la lentezza dello spoglio potrebbe non essere solo un dettaglio «temporale» per il futuro vincitore. Secondo la legge sarda infatti, lo spoglio deve concludersi entro 12 ore, e cioè (avendo cominciato alle ore 7 di lunedì) entro le ore 19 di oggi. E insomma, se i tempi non venissero rispettati, per la proclamazione ufficiale potrebbero volerci giorni, probabilmente settimane. I tempi per la proclamazione di governatore e consiglieri regionali si allungherebbero enormemente. Se lo spoglio non si chiuderà entro le 19, infatti, schede e registri saranno chiusi nuovamente all’interno delle buste sigillate e trasportate ai rispettivi uffici elettorali circoscrizionali per il conteggio delle schede e la trasmissione dei verbali alla Corte d’appello di Cagliari.

Lo spoglio lumaca in Sardegna

Il rischio “tagliola” in Sardegna è concreto. Lo spoglio delle schede sta infatti procedendo a ritmo di lumaca. A più di dodici ore dalla chiusura dei seggi elettorali, in Sardegna lo spoglio procede con estremo ritardo. Alle 11 sono stati resi noti i risultati di appena 10 sezioni scrutinate su un totale di 1844 distribuite sull’isola. Nessun exit poll è stato diffuso alla chiusura delle urne, con l’inizio dello spoglio differito alle 7 di lunedì.

Non sono noti i motivi dei ritardi. Si parla di questioni organizzative nei singoli seggi ma, nonostante la lentezza, non si registrano incidenti nello spoglio. L’unico caso particolare è stato segnalato nella nottata quando, subito dopo la chiusura delle urne, è stato effettuato lo spoglio delle schede elettorali di una residenza per anziani di Sassari, dove hanno votato undici ospiti aventi diritto al voto. Al momento, i risultati dalle forze in campo ma si tratta di una infinitesima porzione di schede. 10 sezioni scrutinate su 1844 corrispondono ad appena lo 0.5% del totale. Non si può nemmeno parlare di rilevanza statistica.

Il precedente preoccupante

Un processo di spoglio con tempi lunghissimi rischia di rievocare un precedente tutt’altro che lusinghiero per la Sardegna. La dimostrazione è il passato recentissimo. Nelle scorse Regionali del 2019, infatti, dopo lo sforamento delle 12 ore, la palla passò ai tribunali e ci volle quasi un mese per la proclamazione ufficiale dei 60 Consiglieri regionali eletti e del Presidente. E il vincitore o la vincitrice delle elezioni non sarà, ovviamente, in carica fino alla proclamazione ufficiale.