Home Facts J.K. Rowling racconta che il suo ex marito sequestrò il romanzo di Harry Potter: poi risponde alle accuse di transfobia

J.K. Rowling racconta che il suo ex marito sequestrò il romanzo di Harry Potter: poi risponde alle accuse di transfobia

J.K. Rowling

J.K. Rowling si è raccontata in un podcast. Diversi i temi affrontati da quelli personali passando per le accuse ricevute dopo un suo tweet sulla transfobia. La scrittrice ed autrice di Harry Potter ha parlato anche del primo romanza del maghetto più famoso al mondo.

J.K. Rowling racconta che il suo ex marito sequestrò il romanzo di Harry Potter

J.K. Rowling ha raccontato alcune vicende personali in un podcast. L’autrice di Harry Poter ha rivelato oltre alle violenze dell’ex marito anche della possibilità che il primo romanzo potesse essere sequestrato dall’uomo: “Non era un uomo stupido, doveva aver capito che stavo cercando una via di fuga”, ha raccontato la scrittrice. Dopo un anno di matrimonio complicato e difficile, ormai decisa a lasciarlo, cominciò a portare ogni giorno al lavoro alcuni fogli del manoscritto, in numero tale da non destare sospetti, e a fotocopiarli. “Pian piano una copia cominciò a crescere nel mio armadietto, senza che lui potesse farci nulla”. “Quel manoscritto – ha spiegato – significa ancora moltissimo per me. Allora aveva la precedenza su tutto, tranne su mia figlia Jennifer. Ma lei era ancora dentro di me, quindi al sicuro”.

Poi risponde alle accuse di transfobia

In passato la scrittrice è stata duramente accusate dopo questo suo tweet: “Vestitevi come preferite. Chiamatevi come volete. Andate a letto con qualsiasi adulto consenziente che conoscete. Vivete la vostra vita al meglio, in pace e sicurezza. Ma obbligare le donne a lasciare il lavoro per aver affermato che l’identità sessuale è reale? #IStandWithMaya #ThisIsNotADrill”.

Nel podcast la scrittrice risponde così alle accuse: “Io penso che la coscienza parli con una voce minuta e scomoda, una voce che ti dice: pensaci ancora, guarda più in profondità”. L’episodio si conclude semplicemente con le voci dei suoi critici che denunciano i suoi commenti anti-trans.

 

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