Home Politics Regione Lombardia punta sui treni a idrogeno: “450 milioni risparmiati”

Regione Lombardia punta sui treni a idrogeno: “450 milioni risparmiati”

Regione Lombardia punta sui treni a idrogeno: “450 milioni risparmiati”

La Lombardia si prepara a una rivoluzione nella mobilità ferroviaria: entro giugno 2026 partirà il primo treno a idrogeno sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo. “A giugno 2026 avremo il treno a idrogeno in esercizio: partiremo con i 100 chilometri della tratta Brescia-Iseo-Edolo, ma l’obiettivo è estendere questo modello ad altre parti della Lombardia e poi esportarlo in Italia e in Europa” ha annunciato Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile, intervenendo a Expo Ferroviaria 2025.

Il primato europeo di Regione Lombardia

Il nuovo treno, già pronto da un anno secondo Lucente, pone la regione all’avanguardia a livello continentale. “Siamo i primi in Europa a portare un treno a idrogeno in esercizio, un vanto per la Lombardia e per tutto il Paese” ha dichiarato l’assessore. La sfida ora riguarda il completamento delle infrastrutture e il quadro autorizzativo, ultimi step prima della messa in esercizio del nuovo mezzo.

Basso impatto ambientale e sicurezza

Un punto di forza del progetto è l’elevata sostenibilità ambientale garantita dall’idrogeno. “Il treno è il mezzo più sostenibile che esista: con l’idrogeno le emissioni sono praticamente pari a zero. Dopo due anni di dibattito e confronto abbiamo dimostrato la sicurezza del modello: oggi possiamo dire che sarà un successo da replicare” ha sottolineato Lucente, rimarcando il valore ambientale e la sicurezza ormai comprovata del nuovo sistema.

Il progetto H2Iseo: innovazione in Val Camonica

Il treno a idrogeno rappresenta solo una parte del più ampio progetto H2Iseo, su cui la Regione Lombardia punta con convinzione. Secondo Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche, “Il progetto H2Iseo non è solo la trasformazione di una linea ferroviaria da diesel a idrogeno, ma un investimento complessivo sulla Val Camonica, che guarda a un futuro di innovazione e sostenibilità”. Il piano copre infatti non soltanto i nuovi convogli ma anche la produzione, lo stoccaggio e il rifornimento di idrogeno, con potenziali ricadute positive anche su altri settori del trasporto pubblico, dagli autobus alle auto.

Un investimento strategico per il territorio

Il progetto, sostenuto finanziariamente da Regione Lombardia e fondi Pnrr, vale centinaia di milioni di euro e promette ulteriori sviluppi per la dinamica Val Camonica. “Abbiamo creduto convintamente a un progetto complesso, finanziato da Regione Lombardia e Pnrr, che non riguarda soltanto i treni – ha spiegato Terzi – ma anche la produzione, lo stoccaggio e il rifornimento di idrogeno, con potenziali ricadute per tutto il trasporto pubblico, dagli autobus fino alle auto.”

Risparmio di 450 milioni grazie all’idrogeno

Andrea Gibelli, presidente di Asstra, sottolinea anche il vantaggio economico: “Le gallerie nate per il vapore nel secolo scorso offrono le condizioni per essere utilizzate anche con l’idrogeno: con adeguamenti tecnologici e senza modifiche strutturali è stato possibile stimare un risparmio di 450 milioni di euro, con impatti ambientali e sociali ridotti al minimo”. Un segnale che le aziende ferroviarie italiane possono essere “all’avanguardia” nel settore.

Il futuro del trasporto pubblico

La nuova tecnologia non solo consente risparmi sostanziali, ma pone solide basi per un sistema di trasporti più efficente e a basso impatto. Per Gibelli, “Il Tpl muove oltre 4,5 miliardi di passeggeri l’anno, è la metropolitana d’Italia. Serve continuità negli investimenti dopo il Pnrr: il Fondo nazionale trasporti resta fondamentale per sostenere l’ossatura del sistema”.

Sfide e richieste per consolidare l’innovazione

Non mancano però le sfide, a partire dagli alti costi iniziali: “Servono incentivi per contenere i costi ancora elevati dell’idrogeno e finanziamenti per le infrastrutture. La Lombardia si candida a trainare le altre Regioni, in Italia e in Europa, nei progetti di innovazione e sperimentazione” ha concluso Terzi. La speranza è che, con il sostegno adeguato, la Lombardia possa essere esempio per tutto il continente.