Home Primo Piano Bianca Berlinguer e gli altri “eroi” in fuga dalla Rai: ma ‘ndo vai se l’allure da epurato da non ce l’hai?

Bianca Berlinguer e gli altri “eroi” in fuga dalla Rai: ma ‘ndo vai se l’allure da epurato da non ce l’hai?

Bianca Berlinguer

Bianca Berlinguer lascia la Rai dopo 40 anni di carriera nel Servizio Pubblico. La notizia è giunta ieri, martedì 3 luglio. Ed è andata a rinfoltire le fila di quei personaggi che vengono percepiti come martiri, “eroi” epurati dal Governo Meloni cinico e baro. Ma, soprattutto, liberticida. In principio fu Fabio Fazio che ha detto addio a Che Tempo Che Fa dopo tre decenni di messa in onda per migrare sul canale Nove. Lì arriverà a prendere 9 milioni a stagione, ma povero lui, che gran sacrificio, quale ingiustizia perpetrata ai suoi danni. Sulla stessa scia, ecco Serena Bortone, conduttrice di Oggi è un altro giorno sul “primo canale”. Ecco, anche lei dovrà fare le valigie. Non certo per trasferirsi sotto a un pontile: la rivedremo sulla terza rete del Servizio Pubblico, la prossima stagione. Il suo discorso di commiato al pubblico della trasmissione pomeridiana che conduce, però, sembrava avere Braveheart per ghost writer. Ed ecco l’indignazione, la sommossa popolare, il “Se ne va, Governo Ladro!” piovere sui social da ogni dove. Tanto che perfino Alberto Matano, a oggi riconfermatissimo a La Vita in Diretta, piange miseria all’ultima puntata. Forse, per potersi gustare un po’ d’allure da martire che è il vero trend per i personaggi tv in questa calda stagione di telemercato. Come mai ci stracciamo le vesti per questi soggetti mediatici che, semplicemente, vanno a star meglio? Perché ce la sanno raccontare bene. E se ne compiacciono pure. La comunicazione, del resto, è tutto. In primis, distrazione (di masse). 

Bianca Berlinguer e non solo: il patetico discorso “d’addio” di Serena Bortone

Bianca Berlinguer dalla prossima stagione televisiva sarà volto Mediaset. Una frase che nessuno avrebbe mai immaginato di poter scrivere, in quanto gigantesca contraddizione in termini, grottesco ossimoro. Eppure, andrà così. Sono in molti a interpretare tale passaggio come il segnale definitivo che in Rai dalla prossima stagione non sarà più possibile esprimere la benché minima forma di dissenso, di informazione svincolata dai “poteri forti”.  Intanto, però, Report sembra rimanere ben saldo su Rai 3. E l’inchiesta sulla Ministra Santaché è prova provata che sul Servizio Pubblico qualcosina ancora sia possibile dire, dopotutto. Regina dell’eroismo per futili motivi, però, resta Serena Bortone, col suo discorso di commiato all’ultima puntata di Oggi è un altro Giorno. “Per tre anni questo è stato uno spazio libero – proferisce la conduttrice – Abbiamo illuminato artisti, valorizzato la memoria, presentato la contemporaneità. Voi ci avere seguiti sempre più numerosi. E questo è il mio più grande orgoglio: aver sconfitto quel pregiudizio elitario, arrogante e stolto secondo cui voi non siete in grado di apprezzare quella che, con un certo razzismo intellettuale, viene chiamata la cultura alta. Il popolo, l’Italia e gli italiani sono molto più avanti di quanto talvolta li si voglia rappresentare”. Insomma, squillino le trombe e sventolino i fazzoletti per il contenitore pomeridiano che ci ha regalato, con grande libertà, l’aneddoto per cui Gino Paoli da giovane, prima di cantare, si “faceva una sega”. Ohibò.

Bianca Berlinguer fuori dalla Rai, Matano no (ma sale comunque sul carro dell’eroe)

Chi avrebbe mai detto che Bianca Berlinguer avrebbe lasciato la Rai per planare a Mediaset? Nemmeno il Mago Otelma, eppure così sarà. Oramai il fuggi fuggi, però, è trend e ‘ndo vai se allure di epurazione coatta non ce l’hai? Così anche Alberto Matano, riconfermato al timone de la Vita in Diretta, ci prova. Salutando il pubblico nel corso dell’ultima puntata, esce dagli studi di Viale Mazzini per raggiungere il suo team che gli batte le mani come fosse una rockstar. Quando prende parola, ringrazia tutti e poi si mostra sibillino: “Non so cosa farò dopo, non so cosa avverrà ma spero davvero di poter incontrare ancora nel mio cammino persone e professionisti così incredibili come questi”. E Twitter impazzisce: “Ma come? Fanno fuori anche lui?”. No, semplicemente senza l’aureola da Santo Martire, almeno percepita, lasciata annusare, nell’estate 2023 non sei nessuno. C’è stata la moda del trikini in spiaggia, per carità, supereremo anche questa. L’unica a rimanere silente, forse a sorpresa, è Barbara d’Urso, lei davvero epurata da Mediaset e in cerca di nuovo impiego da dicembre 2023, quando le scadrà il contratto col Biscione. Tutti gli altri, come si direbbe a Napoli “chiagnono e fott0no”, tra la solidarietà sparsa del loro affezionatissimo pubblico in difesa della “libertà”. Libertà, nella maggior parte dei casi, di andare a far lievitare il proprio portafogli dove l’erba è più verde e la moneta più sonante. È sempre un grande dispiacere vedere un milionario cambiare lavoro e andare a guadagnare ancora di più. Il più semplice “Follow the money”, ammantato però di una grande, eroica narrazione. Beato (?) chi ci crede…