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Mino Raiola, la fine del suo impero apre lotte intestine

Mino Raiola ricoverato malattia

La fine di un impero. Quello targato Mino Raiola. C’era una volta il regno del più potente e celebre agente di calciatori al mondo. La sua tragica dipartita ha scoperchiato lotte intestine che hanno provocato – un po’ come accadde con l’Impero Romano alla morte di Teodosio – la scissione in due della storica agenzia One. Ma andiamo con ordine.

Alla scomparsa di Mino l’ordine è di puntare un binomio al vertice della scuderia, ovvero Rafaela Pimenta

Alla scomparsa di Mino l’ordine è di puntare un binomio al vertice della scuderia, ovvero Rafaela Pimenta (fino ad allora manager ombra) ed Enzo Raiola (cugino e principale collaboratore in Italia). La coppia però scoppia presto, già durante l’estate. Divergenze di opinioni su alcune mosse di mercato che si sommano alla perdita di alcuni assistiti eccellenti e che provocano la rottura autunnale tra le parti. Difficile, anzi impossibile coesistere sotto lo stesso tetto. Enzo Raiola dopo anni da numero 2 pensava e riteneva di poter condurre in prima persona l’agenzia, ma la Pimenta nel ruolo di front-woman dopo anni nelle retrovie ci ha preso gusto a ritirare premi, collezionare apparizioni televisive e rilasciare interviste da capo in pectore.

Gli addii di numerosi calciatori di primo livello

Gli addii di numerosi calciatori di primo livello: dall’interista Stefan De Vrij (passato con Federico Pastorello) allo juventino Moise Kean (accasatosi nella scuderia di Alessandro Lucci) fino all’esterno del Napoli Hirving Lozano (ha scelto Gordon Stipic) e al giovane talento nostrano Riccardo Calafiori (anche lui approdato da Lucci) hanno segnato un punto di non ritorno. Tra gli addii eccellenti anche quello di un giovane allenatore: quell’Ignazio Abate (ora rappresentato da Edo Crnjar) che tanto bene sta facendo sulla panchina della Primavera del Milan arrivato alle Final Four di Youth League. Le due teste a capo dell’agenzia non potevamo funzionare.

Servivano ruoli e gerarchie ben chiare e definite nei confronti di assistiti e clienti

Servivano ruoli e gerarchie ben chiare e definite nei confronti di assistiti e clienti. Così la decisione di separarsi. In questi mesi Pimenta e Raiola si sono spartiti l’impero ereditato dal buon Mino, con l’avvocato brasiliano che porterà avanti il marchio One, mentre da marzo è nata una nuova agenzia “Team Raiola” facente capo al procuratore campano. L’unico big ancora indeciso su dove collocarsi è Marco Verratti (non si esclude che possa essere il fratello a gestire in prima persona il finale di carriera), per il resto il quadro è chiaro. Con Rafaela Pimenta sono rimasti il super bomber del Manchester City Erlin Halaand, il centrocampista juventino Paul Pogba, il centrale del Bayern De Ligt e l’esterno interista Denzel Dumfries tanto per citare i nomi più celebri: complessivamente alla One rimangono una quarantina di assistiti.

Mentre Gigio Donnarumma, Zlatan Ibrahimovic, Ismael Bennacer, Alessio Romagnoli, Luca Pellegrini e Andrea Pinamonti più altri calciatori tra Serie B e Serie C hanno seguito il nuovo progetto targato Enzo Raiola. Vedremo chi andrà più lontano, ma una certezza c’è già: nessuno sarà in grado di emulare ed eguagliare le gesta del leggendario Mino Raiola.