Home Sports Milan-Inter, è caccia al biglietto. E spuntano gli scrocconi

Milan-Inter, è caccia al biglietto. E spuntano gli scrocconi

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“No, ti prego, non chiedermeli anche tu. Stiamo impazzendo….”. Nelle parole di uno dei responsabili della comunicazione di una delle squadre milanesi lo stato delle cose per quello che è diventato senza ombra di dubbio l’evento dell’anno a Milano: i derby di Champions League.

La caccia al biglietto è di fatto esplosa da giorni

La caccia al biglietto è di fatto esplosa da giorni. C’è chi ha dormito per una notte fuori da Casa Milan per avere l’agognato tagliando. C’è chi si è attaccato a tre computer in contemporanea per vincere quella sorta di lotteria del ticket online. E c’è anche chi, ovviamente, ha chiesto e sta chiedendo favori a chiunque.

i parla nel complesso di circa 250 mila richieste di biglietti, se non 300 mila

La questione è molto semplice: Milan ed Inter di fatto regalano il tutto esaurito per le gare interne di campionato, figuratevi le richieste per un derby semifinale di Champions. Si parla nel complesso di circa 250 mila richieste di biglietti, se non 300 mila. Insomma, si potrebbero riempire 3-4 San Siro messi assieme… Ma torniamo ai favori. Ovviamente chat, telefonino e centralini sono presi d’assalto dai soliti «amici».

Partiamo ad esempio dai politici

La lista di coloro che stanno facendo pesare il proprio peso istituzionale è davvero lunga. Lasciamo perdere Matteo Salvini, Licia Ronzulli e Ignazio La Russa, dalla fede calcistica opposta, conclamata e quindi presenze fisse al Meazza; a parte loro ci sarebbero circa 40 tra onorevoli e senatori, che hanno bussato alla caccia di biglietti, ovviamente gratis. A questi aggiungete qualche consigliere regionale ed altrettanti del consiglio comunale. Non è finita.

I vip

Ci sono poi i vip. Personaggi della tv, della musica e dello spettacolo si sono già fatti vivi. Anche qui ci sono degli ospiti storici ma sono in molti, moltissimi, quelli che si sono fatti vivi per la prima volta: quantificare è impossibile, ma si parla nei corridoi delle due sedi di più di un centinaio di persone. Poi aggiungete qualche magistrato, qualcuno delle forze dell’ordine, per non parlare dei giornalisti che per un accredito stanno facendo follie pur arrivando da testate che con il calcio non hanno nulla a che fare (riviste di moda, salute, economia…). E non pensate che a questi ospiti basti un solo biglietto. No, cari miei. Il vip o il potente di turno viene sempre accompagnato (minimo due persone, ma è arrivata anche una richiesta da 6 posti).

Stessa situazione per gli sponsor, che hanno a disposizione un loro pacchetto di ticket e le televisioni.

La cosa curiosa è che la caccia all’ingresso riguarda persino chi a San Siro ci lavora: agenti di Polizia, Vigili del Fuoco, uomini delle ambulanze e medici, persino le ragazze e le persone addette alle hospitality che sorridono agli ingressi dei vari box e ristoranti ma che durante la partita si trasformano in tifose vere e proprie: bene. Anche qui c’è la corsa ad esserci, sgomitando se si deve.

Insomma, la febbre è alle stelle e si fa di tutto per esserci, persino mettere da parte la vergogna.