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Gattuso, un leone in gabbia con un occhio alla Lazio

Gattuso, un leone in gabbia con un occhio alla Lazio

Un leone in gabbia. Così si sente Rino Gattuso, desideroso di tornare presto in pista. La panchina gli manca. Tanto, troppo. Al tempo stesso Ringhio però non è tipo ad accettare qualunque squadra gli venga proposta. Non a caso negli ultimi mesi ha respinto al mittente ben 3 proposte ricevute da società di Serie A: nella fattispecie Sampdoria, Genoa e Salernitana. Offerte respinte al mittente per aspettare la chiamata di una big o di un club di prima fascia.

La Lazio, una proposta intrigante

C’è una società che intriga l’ex allenatore di Napoli e Milan: si tratta della Lazio dove – come vi abbiamo anticipato nelle scorse
settimane – regna un clima di alta tensione tra l’attuale tecnico Maurizio Sarri e il direttore sportivo Igli Tare. Uno dei due è di troppo e destinato a fare le valigie a fine stagione. La pesante scoppola nel derby rimette in discussione la posizione del trainer toscano e allora occhio al rendimento dei biancocelesti nelle prossime settimane. Se la Lazio continuerà a balbettare, il rinnovo fino al 2025 promesso a Natale a Sarri potrebbe non materializzarsi. Nonostante le strette di mano e l’intesa trovata a dicembre. D’altronde il caso Dybala-Juventus docet: ormai gli accordi senza firme si sciolgono come neve al sole e le strette di mano nel fatuo mondo del calciomercato valgono praticamente zero. E allora occhio al possibile giro di valzer. Con Gattuso molto stimato proprio da Tare che punterebbe sul Campione del Mondo 2006 per dar vita a un nuovo ciclo.

L’ombra di Rino su Sarri

L’ombra di Rino aleggia dalle parti di Formello e rischia di inghiottire Sarri nelle prossime settimane. D’altronde già a maggio il presidente Claudio Lotito aveva pensato proprio a Gattuso come possibile erede di Simone Inzaghi, destinato all’addio. Cosa puntualmente avvenuta qualche giorno più tardi con il passaggio dell’allenatore piacentino all’Inter. A quel punto però Gattuso non era più disponibile, essendosi già accordato con la Fiorentina. Una storia professionale durata lo spazio di 22 giorni prima della rottura con Rocco Commisso e Joe Barone sulle strategie di mercato. Dall’estero non sono arrivate offerte così stuzzicanti. C’era stata un’offerta dalla Russia ad ottobre (scenario ora impraticabile per cause di forza maggiore), mentre dalla Premier League (il grande sogno di Rino) non sono arrivate chiamate nonostante le tante entrature del suo manager Jorge Mendes.

E così occhio alla Lazio: un ritorno di fiamma pronto a riaccendersi a maggio. Per la gioia anche di Tare che vincerebbe il duello a distanza con Sarri dopo gli screzi e le divergenze di vedute di questi ultimi mesi.