Il dibattito sull’estensione della campagna vaccinale è sempre più rovente: anche nel mondo del calcio, così come nel resto d’Italia, aumentano i calciatori che si dichiarano no vax. Ed è caos in serie A.

Calciatori no vax, l’allarme in Premier League
La positività di Ngolo Kanté porta grande preoccupazione nel calcio inglese: come riportato anche dalla Gazzetta dello Sport, la Premier League è in apprensione per il diffondersi della campagna no vax tra i calciatori, che potrebbe portare a nuovi focolai. E Ngolo Kantè, secondo i rumors, è uno di quei calciatori ad aver rifiutato il vaccino.
Il tecnico del Chelsea, a riguardo, ha voluto commentare la notizia dicendo che “Siamo preoccupati per lui, non arrabbiati. I giocatori sono adulti, scelgono e si assumono le loro responsabilità. Sarebbe bello che dessero l’esempio a tutti, ma io non sono nella posizione di giudicare o pretendere”.
Calciatori no vax, l’intervento del ministro britannico
Anche il ministro dello sport britannico Nigel Huddleston è intervenuto sulla vicenda con parole molto chiare.
Aumentano i calciatori no vax, preoccupazione tra i club
Si rischia il caos in serie A per l’aumento dei calciatori no vax: chi sono e quanti sono? Statisticamente in ogni squadra ci sono 2-3 atleti che rifiutano di vaccinarsi.
In casa Spezia si è generato un focolaio notevole per un calciatore contrario ai vaccini e il caso è stato seguito da quello dell’Empoli, dove sono stati registrati parecchi elementi positivi al Coronavirus e nella Lazio, dove è dovuto intervenire il presidente Claudio Lotito per convincere i no vax a vaccinarsi.
La questione preoccupa i club, sia per le ovvie conseguenze in termini di rischi sanitari per interi gruppi calcistici, sia per le ricadute economiche derivate dall’isolamento di atleti che non possono disputare partite e allenamenti perché positivi al virus, anche se spesso asintomatici.
Calciatori no vax, il medico: “Persone da redimere”
Sul problema dei calciatori no vax interviene il dottor Nanni, responsabile sanitario del Bologna e rappresentante dei medici in serie A.
“I no-vax nelle squadre sono persone da redimere – spiega il dottor Nanni – Anche nel Bologna ci sono tre componenti del gruppo squadra che per ora hanno rifiutato il vaccino. Questi rifiuti nascono anche da Internet: molta gente legge cose non vere e viene condizionata“.
E cita il caso Spezia: “Il caso Spezia ci ha insegnato che basta poco per scatenare un focolaio e far precipitare la situazione. Proveremo a spiegare a questa gente che il vaccino non è pericoloso: nei prossimi giorni chi ha fatto la prima dose effettuerà la seconda, spero che i no-vax per quel giorno cambino idea.”
Il dottor Nanni lancia un appello: “A chi non vuole vaccinarsi direi questo: venite negli ospedali e vi accorgerete di quanto sia pericolosa la variante Delta.