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Allenatori di Serie A, stipendi: “paperoni” che non sempre ripagano

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I soldi, dicono alcuni, non sono tutto dalla vita. C’è però da dire che comunque lo stipendio di questa o quella persona dovrebbe (condizionale come mai d’obbligo) più o meno essere proporzionale ai risultati ottenuti. Bene, nel calcio non sempre è così.

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Basta guardare ai guadagni degli allenatori della Serie A; alcuni con ingaggi da Paperoni, altri semi impiegati. Ma non è detto che quanto poi ottenuto sul campo vada di pari passo. Ecco quindi, alla fine del girone di andata un piccolo gioco matematico: il rapporto tra euro guadagnati e punti ottenuti (per onestà intellettuale l’ingaggio verrà diviso a metà, dato che siamo a metà stagione)

Allenatori serie a, stipendi: Massimiliano Allegri (Juventus), 7 mln netti l’anno, più bonus

È stato un gironi di alti e bassi quello della Juve, partita con i favori del pronostico proprio per il ritorno dell’allenatore che tanto bene aveva fatto. Le cose però sono andate peggio delle previsioni anche se nelle ultime giornate ci sono stati segnali di crescita. Per Allegri 34 punti. Costa 110.294 euro a punto.

Allenatori serie a, stipendi: José Mourinho (Roma), 7 mln

Lo Special One ha riportato entusiasmo nella capitale ma non basta un grande allenatore (dice lui) per fare una grande squadra. Per Mourinho 32 punti. Costa 109.375 euro a punto.

Allenatori serie a, stipendi: Simone Inzaghi (Inter), 4 mln

Campione d’Inverno con un gioco migliore rispetto a quello del suo predecessore. Nessuno avrebbe scommesso un euro su tutto questo ad inizio anno. Per Inzaghi 46 punti. Costa 43.478 euro a punto.

Allenatori serie a, stipendi: Maurizio Sarri (Lazio), 3 mln

Per poter fare il suo gioco ci vuole tempo e servono gli uomini adatti, che forse non ha. Stagione in chiaroscuro per Sarrni che chiude con 31 punti. Costa 48.387 euro a punto.

Allenatori serie a, stipendi: Luciano Spalletti (Napoli), 3 mln

La lunga catena di infortuni capitato al Napoli sono una spiegazione per il brusco calo delle ultime settimane dopo un inizio esaltante. Spalletti chiude terzo con 39 punti. Costa 38.461 euro a punto.

Allenatori serie a, stipendi: Gian Piero Gasperini (Atalanta), 2,2 mln

Due giornate fa era data da molti come la favorita insieme all’Inter per lo scudetto, poi una sconfitta ed un pareggio l’hanno allontanata dalla parte alta della classifica. Gasperini però vuole giocarsi il tricolore. Ha 38 punti. Costa 28.947 euro a punto.

Stefano Pioli (Milan), 2 mln.

Il Milan vuole lo scudetto ed i meriti del suo allenatore gli sono valsi il rinnovo con aumento del contratto per le prossime stagioni. Pioli è secondo con 42 punti. Costa 23.809 euro a punto.

Andriy Shevcjenko (Genoa), 2 mln

Ingiudicabile, dato che è arrivato a stagione iniziata.

Sinisa Mihajlovic (Bologna), 2 mln

Capo carismatico, chiude un girone senza infamia e senza lode a centro classifica con 27 punti. Costa 37.037 euro a punto.

Ivan Juric (Torino), 2 mln

Rispetto alla passata stagione il Toro è tornato a mettere in campo quella grinta che non si vedeva da tempo. Ma la strada è ancora lunga. Juric è undicesimo con 25 punti. Costa 40.000 euro a punto.

Vincenzo Italiano (Fiorentina), 1,2 mln

Entusiasmo, bel gioco e Vlahovic. I segreti della Fiorentina che fa sognare. Italiano si conferma uno dei grandi della nuova generazione e cerca l’Europa League con i suoi 32 punti. Costa 18.750 euro a punto.

Walter Mazzarri (Cagliari), 1 mln

Male, malissimo. È una stagione molto complessa quella del Cagliari e del suo allenatore che dovrà usare tutta la sua esperienza per portare i sardi in salvo. Oggi è penultimo con solo 10 punti. Costa 50.000 euro a punto.

Alessio Dionisi (Sassuolo), 0,8 mln

Bel gioco e giovani in bella vista. La filosofia del Sassuolo non cambia, come la capacità della dirigenza di lanciare nuovi allenatori. Dionisi però vuole la parte sinistra della classifica. Chiude con 24 punti. Costa 16.666 euro a punto.

Roberto D’Aversa (Sampdoria) 0,75 mln

Stagione difficile ma il derby stravinto può cambiare molte cose. Su tutto resta il problema della proprietà dopo l’arresto del presidente Ferrero. Solo 20 punti per D’Aversa. Costa 18.750 euro a punto.

Thiago Motta (Spezia), 0,7 mln

Il successo a Napoli è una perla per una squadra con grossi sogni ma budget ristretto. Motta oggi sarebbe salvo e con margine con 16 punti. Costa 21.875 euro a punto.

Igor Tudor (Verona), 0,6 mln

Subentrato dopo il flop di Di Francesco Tudor si è dimostrato allenatore di valore. Per lui 24 punti. Costa 12.500 euro a punto.

Gabriele Cioffi (Udinese), 0,5 mln

Poche le partite per poter essere giudicato dopo la cacciata di Gotti.

Paolo Zanetti (Venezia), 0,5 mln

Il Venezia ha un solo obiettivo: la salvezza. E lui ci prova con tutto quello che ha. Oggi ha 17 punti, 6 più del Genoa. Costa 14.705 euro a punto.

Aurelio Andreazzoli (Empoli), 0,5 mln

Di sicuro i toscani sono la sorpresa per risultati e qualità di gioco. L’Empoli chiude con 27 punti, al 9° posto. Costa 9.259 euro a punto.

Stefano Colantuono (Salernitana), 0,4 mln

Si cerca il miracolo, e si cerca anche un nuovo proprietario. Ingiudicabile.