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Chi è Matteo Zoppas, il manager gradito a Meloni alla guida dell’Ice

Matteo Zoppas è dal febbraio 2023 il nuovo presidente dell'Agenza Ice. L'imprenditore nativo di Pordenone, classe 1974, è stato scelto per guidare una strategica componente della struttura economica a guida pubblica.

Matteo Zoppas è dal febbraio 2023 il nuovo presidente dell’Agenza Ice. L’imprenditore nativo di Pordenone, classe 1974, è stato scelto per guidare una strategica componente della struttura economica a guida pubblica.

Cosa fa l’Ice

L’Agenzia Ice (Istituto per il Commercio Estero), lo ricordiamo, è un ente che opera con ben 78 uffici nel mondo, avente la missione esplicita di per contribuire all’internazionalizzazione delle imprese italiane, nonché la commercializzazione dei beni e servizi italiani nei mercati internazionali e di promuovere l’immagine del prodotto italiano nel mondo. Supervisionato dal Ministero degli Esteri, l’Ice ha anche il compito di attrazione degli investimenti diretti esteri in Italia. Il governo di Giorgia Meloni l’ha inserito nella cabina di regia per il Piano Mattei.

Zoppas, dall’azienda di famiglia a Confindustria nel Triveneto

Zoppas, classe 1974, è nativo di Pordenone e prima di arrivare a guidare l’Ice ha iniziato la sua carriera in Mediobanca a inizio secolo, fresco di laurea in economia alla Bocconi. Dal 2003 al 2006 ha lavorato all’azienda di famiglia, la Zoppas di Conegliano, storica realtà veneta del distretto delle ceramiche. Oggi affermatasi come produttrice in un segmento ad alto valore aggiunto come quello delle ceramiche speciali per l’aerospaziale.

Zoppas, di stirpe imprenditoriale anche per parte di madre (di famiglia degli storici produttori di elettrodomestici Zanussi) ha a lungo gestito le aziende di famiglia mentre il business si espandeva all’Acqua Naturale San Pellegrino e ai corposi finanziamenti del premio Campiello. E’ anche nel board di San Pellegrino Spa dal 2008 e dal 2017 al 2019 è stato presidente del Premio Campiello.

Zoppas nel 2013 è salito alla guida di Confindustria Venezia per poi, dopo un’esperienza nel cda di Veneto Banca (2015-2019) fare il salto alla presidenza regionale, da lui ricoperta dal 2017 al 2019.

Da Salvini a Meloni, i rapporti di Matteo Zoppas

Da esponente di Confindustria Veneto, Zoppas ha mantenuto un approccio istituzionale trasversale, pur essendo dichiaratamente un sostenitore del presidente della Regione Luca Zaia e uomo ben stimato negli ambienti leghisti moderati. Gradito anche ai settori moderati del Partito Democratico, europeista e fautore dell’avvicinamento del Nord Italia all’Europa centrale, tanto da essere nominato console onorario dell’Austria a Venezia nel 2020, Zoppas nel 2018-2019 si è trovato a duellare a distanza nientemeno che Matteo Salvini.

Ai tempi del governo gialloverde, infatti, Zoppas criticò il leader del Carroccio per il sostegno dato alle politiche del Movimento Cinque Stelle partner di governo. Dal reddito di cittadinanza al decreto dignità, ha criticato molte parti dell’agenda politico-economica del governo Conte I. Negli anni successivi si è consolidata la sua vicinanza a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Il Foglio, nel 2022, lo dava prima delle elezioni politiche come una delle figure extra-politiche più vicine alla futura presidente del Consiglio: Zoppas era indicato in una cerchia ristretta assieme a Carlo Nordio a Marcello Pera a Giulio Tremonti, tutti e tre eletti poi con i meloniani, e al sociologo Luca Ricolfi tra le figure più attenzionate dalla leader conservatrice. Tanto che di recente è emerso il nome dello stesso Zoppas come possibile successore di Luca Zaia in Veneto come candidato di Fdi.

Il manager si schernisce e per ora pensa all’incarico all’Ice: dal rilancio della manifattura all’export post-Covid c’è molto da fare. E dalla capacità di Zoppas di promuovere le eccellenze del Made in Italy passerà molto del futuro da uomo dell’economia e delle istituzioni italiane del rampollo di uno delle più nobili dinastie imprenditoriali nazionali divenuto, col tempo, volto dell’industria nazionale all’estero.