Home Primo Piano Salvini a Belve come un agnellino. Ma chi ce crede, Mattè?

Salvini a Belve come un agnellino. Ma chi ce crede, Mattè?

Salvini a Belve come un agnellino. Ma chi ce crede, Mattè?

Salvini a Belve dice di sentirsi “tigre” perché “sono cresciuto guardando in tv L’Uomo Tigre”, ma poi parla e si narra da agnellino. Pensa di essere credibile? Forse. Il fatto è che le “buone” interviste, quelle da cui il non Primo Ministro, esce “bene” sono nei fatti le più pericolose. Come i meme che, pur sfottendolo, gli rendono servizio simpatia, facendogli guadagnare punti umanità. E allora parliamo di questa chiacchiera con Francesca Fagnani e la sua “R de Roma Sud”, vista da quasi due milioni di telespettatori, record storico per la trasmissione che vola al 10.4 % di share. Matteo Salvini bela, pare aver modificato assai registro, come gli fa notare la stessa conduttrice: “Vedo che non va più per sagre… Ha cambiato comunicazione o s’è messo a dieta?”. A digiuno di slogan e sparate aggressive, Salvini infatti si narra come un Medio Man qualunque, uno del popolo, uno di noi. Nemmeno lo impensieriscono “gli omosessuali, i transessuali, i multisessuali (?)”, dice. Ma chi ce crede, Mattè?

Salvini a Belve si racconta agnellino: le disavventure di un “giovane sfigato”

Salvini a Belve di politica ha parlato (relativamente) poco. La sua partecipazione è sembrata, infatti, molto più una #adv alla sua persona, una autobiografia goffa e tempestata di dettagli arraffa-empatia. Tanto per cominciare, al liceo nessuna gliela dava. “Facevo tante passeggiate, gite. Ma ragazze zero, almeno fino all’Università. Ero troppo timido per provarci”, spiega. Quando Fagnani gli mostra una avvilente foto della partecipazione del nostro a La Ruota della Fortuna, il non Primo Ministro commenta il proprio outfit d’antan con imbarazzo sommo: “Vedi, io mio figlio conciato così non lo farei nemmeno uscire di casa. Avevo proprio l’aria da sfigato ed era così”. In quel quiz, i casi della vita, si ritrovò a sfidare Matteo Renzi che “riuscì a vincere molto più di me. E ancora oggi è più ricco di me, se è per questo”. Porello Matteo, casto e povero. Poi, però, come nelle favole, l’amore è arrivato pure per lui...

Salvini a Belve ultimo degli eroi romantici

Belve è perfettamente collaudato per far emergere la ferocia di ogni intervistato. Alle volte, però, il meccanismo non ingrana, si inceppa. E proprio così è andata con Matteo Salvini, libero di raccontarsi “a 360 gradi” come una Perla Vatiero (recente vincitrice del Grande Fratello) qualunque. Scopriamo, dunque, un non Primo Ministro che crede nell’amore, indefessamente: “Ho avuto cinque donne nella mia vita, ogni volta pensavo che fosse per sempre. Poi, però, purtroppo non è andata. Sposerò Francesca Verdini? Non lo so, ma spero davvero che sia l’ultima”. Che eroe romantico, nevvero? Lui che divorzia e si ritrova costretto a fidanzarsi con la showgirl Elisa Isoardi, per esempio. Poveretto. Intanto, in casa la situazione certe sere si fa critica: “La Giorgia (Meloni, ndr) e la Francesca giocano a burraco e si infuriano per le carte. Io ne sto fuori, dopo una giornata di lavoro, figuriamoci, mi ritiro in un’altra stanza e le lascio fare”. Con la Giorgessa, nonostante il burraco, i rapporti sarebbero comunque ottimi: “Stiamo costruendo un’amicizia. Ogni mattina commentiamo insieme gli articoli che ci vogliono avversari, ne ridiamo molto. Vogliono dividerci, ma non ci riusciranno”. Sono la coppia più bella del mondo, è proprio così. Per chi ce crede, Mattè.