Home Politics Legge gpa, la promotrice Varchi a True: “I bambini non subiscono discriminazioni”

Legge gpa, la promotrice Varchi a True: “I bambini non subiscono discriminazioni”

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“I bambini non subiscono alcuna discriminazione nè oggi nè domani quando, spero, sarà approvata questa legge“.  Carolina Varchi, deputata di Fdi e prima relatrice della proposta di legge che vuole vietare la maternità surrogata, spiega le intenzioni del progetto. Le sue parole, raccolte da True-News.it, arrivano nel giorno in cui il Tribunale di Milano ha annullato la  trascrizione dell’atto di nascita del figlio di una coppia di uomini nato con la maternità surrogata.Il dibattito è acceso. E non solo nell’opinione pubblica. Arrivato alla Camera, il progetto di legge ha subito ricevuto attacchi del centrosinistra che lo ha definito un “obbrobbio giuridico”.

Varchi spiega le motivazioni e i principi che guidano il progetto di legge.

Perchè la maternità surrogata è un reato?

La maternità surrogata è un reato e come tale già punita in Italia. E’ un reato perché è una pratica enormemente mortificante e lesiva della dignità della donna. Perche il contratto di surrogazione di maternità prevede che una donna conduca una gravidanza, che metta al mondo un bambino che un attimo dopo la nascita sarà affidato a chi sostanzialmente l’ha commissionato. Sono termini molto crudi ma dipingono la realtà di ciò che è l’utero in affitto.

2) Cosa prevede la proposta di legge?

La legge italiana già prevede una sanzione penale che accompagna il divieto di surrogazione di maternità. Siamo convinti che questo divieto abbia ben operato ed infatti in Italia la pratica non si è diffusa. Dando però origine a un mercato che si è sviluppato in alcune Nazioni, sono poche per fortuna quelle che la considerano una pratica lecita. Noi riteniamo che la sanzione penale, non solo la reclusione ma soprattutto la sanzione pecunia fino a 1milione di euro, abbia efficacia deterrente e che quindi possa disincentivare la pratica. La nostra norma prevede che la condotta sia punita anche quando viene commessa in territorio straniero dove la pratica è considerata lecita. Quindi parliamo di un’estensione della punibilità per un divieto già esistente.

E per i bambini già nati con questa formula?

I bambini nati con questa pratica immagino siano stati iscritti all’anagrafe dal genitore biologico. Alcuni sindaci, forzando la mano, andando contro la legge, hanno trascritto per intero l’atto di nascita. Ci sono stati casi eclatanti negli ultimi giorni. Io credo che così come ha ribadito a più riprese la giurisprudenza italiana la strada da seguire per questi bambini sia quella dell’adozione in casi particolari. In ogni caso non vengono privati di alcun diritto perché sono sempre immediatamente riconosciuti in Italia con tutte le conseguenze del caso dal genitore biologico. I bambini non subiscono alcuna discriminazione nè oggi nè domani quando, spero, sarà approvata questa legge

A sinistra parlano di uno scavallamento del diritto nazionale rispetto a quello internazionale: come risponde?

E’ assolutamente falso: il nostro ordinamento prevede già che talune fattispecie penali possano essere punite anche quando la condotta viene commessa all’estero. Lo prevede il nostro codice penale. E’, dunque, una cornice normativa assolutamente solida nella quale si va a inserire la nostra proposta di legge. Nessuna sovrapposizione, nessuna supremazia; semplicemente la piena applicazione di tutte le norme contenute nel nostro ordinamento. Peraltro, anche a livello sovranazionale, specificamente europeo, è intervenuta una pronuncia che ha riconosciuto il buon operato dell’Italia su questi temi.