Home Primo Piano Estate 2023: per Federturismo un flop, per Coldiretti +4%. E la logica se ne va in vacanza…

Estate 2023: per Federturismo un flop, per Coldiretti +4%. E la logica se ne va in vacanza…

Estate 2023: per Federturismo un flop, per Coldiretti +4%. E la logica se ne va in vacanza…

“Il più certo di tutti i principi di base è che le proposizioni contraddittorie non sono vere simultaneamente”. Così Aristotele nella Metafisica sintetizzava quella che in filosofia è nota come legge di non contraddizione. Ma in Italia, si sa, fatta la legge, trovato l’inganno. Un principio che pare valere anche per la logica. E forse persino per la fisica.

Vacanze italiane 2023: le analisi opposte di Federturismo e Coldiretti

Ne troviamo conferma in una curiosa coincidenza in cui ci si è imbattuti questa mattina scorrendo agenzie e comunicati stampa. Disclaimer: per una volta i giornalisti non c’entrano. Si parla di turismo e vengono battute e rilanciate a pochi minuti di distanza due dichiarazioni. Una è di Marina Lalli, presidente di Federturismo. L’altra è di Coldiretti. Argomenta Lalli, lamentandosi di una estate che “non è andata proprio a gonfie vele”: “Gli italiani hanno tagliato alcune spese superflue tra le quali le vacanze”. Il motivo? I problemi a causa “dell’inflazione, per l’aumento dei tassi di interesse e della benzina”. E quindi: vacanze sì ma con permanenze medie dei soggiorni ridotte. Analisi apparentemente impeccabile. Peccato che pochi minuti dopo Coldiretti diffonde il proprio bilancio: “Sono 37,5 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno qualche giorno nell’estate 2023 per una spesa che sale a 25 miliardi di euro, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente“.

Il lamento è più forte delle leggi della logica

Ma allora gli italiani sono andati in vacanza a spendere o no? Se anche vogliamo cercare un appiglio logico per far coesistere le due proposizioni, potremmo pensare che quest’anno è andato male ma non malissimo come il 2022. Ma il ragionamento non tiene, perchè il flop di quest’anno è attribuito da Federturismo a cause contigenti di questi ultimi mesi, ovvero l’inflazione e il caro benzina. E viene allora il sospetto che c’entri piuttosto una certa propensione molto italica a quella che colloquialmente viene definita la “pianginata”. Una forza più grande delle leggi della logica.