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Vip, campioni del mondo, vecchie glorie. Il totonomi estivo per le europee

Vip, campioni del mondo, vecchie glorie. Il totonomi estivo per le europee

 

Perché leggere questo articolo? Non c’è solo il calciomercato del Terzo Polo. Anche negli altri partiti impazza il totonomi in vista delle elezioni europee dell’anno prossimo. Dai campioni dell’Italia dell’82 ai nomi della società civile, fino alle vecchie glorie della politica. Le ipotesi di Pd,M5s e centrodestra.

Se nel Terzo Polo Matteo Renzi e Carlo Calenda litigano per accaparrarsi i migliori candidati centristi in vista delle europee dell’anno prossimo, il calciomercato che agita gli altri partiti non è da meno. Nomi vip, spesso sparati per vedere l’effetto che fa. Vecchie glorie, campioni del mondo del 1982, attivisti, tanta società civile, perfino qualche potenziale candidato che non ha nemmeno la cittadinanza italiana.

Il totonomi estivo per le europee

Partiamo da sinistra. Dal Pd e dal M5s. Anche Elly Schlein e Giuseppe Conte sono alla ricerca di figure, in alcuni casi di figurine, in grado di “tirare” le liste alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Un appuntamento caratterizzato da una legge elettorale su base proporzionale, con le preferenze e dei “mega collegi” che raggruppano vaste aree dell’Italia. Uno schema che favorisce la competizione. Soprattutto tra i due partiti che hanno l’ambizione di rappresentare i progressisti, ovvero i dem e i Cinque Stelle.

E via con il totonomi. Nel Movimento c’è grande caos e tanta paura per una débâcle elettorale, che potrebbe favorire Schlein a scapito di Conte. Quindi c’è bisogno di volti noti. Ed ecco l’ipotesi di Rocco Casalino, spin doctor e stratega comunicativo dell’ex premier, già portavoce dell’avvocato a Palazzo Chigi. Casalino potrebbe lasciare Roma per Bruxelles e correre nel collegio dell’Italia meridionale. Sempre al Sud scalpita l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Ma nel toto nomi pentastellato sono entrati anche l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, l’ex deputato Alessandro Di Battista e la conduttrice di Linea Blu Donatella Bianchi, candidata grillina alle ultime regionali in Lazio. E si è parlato pure del sociologo Domenico De Masi e del giornalista Marco Tarquinio, ex direttore di Avvenire.

La competizione Conte-Schlein

Schlein, che non riesce a trovare candidati “politici” all’altezza tra i suoi fedelissimi, punta sulla giornalista ex Rai Lucia Annunziata e su Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency Gino, ora a capo dell’Ong ResQ, in prima linea nei salvataggi dei migranti nel Mar Mediterraneo. Nelle ultime ore il calciomercato dem ha visto nascere ipotesi su acquisti di candidati “stranieri”.

Da Patrick Zaki, appena graziato dall’Egitto su pressione del governo italiano, alla “capitana” della nave Ong Sea Watch, protagonista di una polemica a suon di carte bollate con Matteo Salvini. Né Zaki né Rackete hanno la cittadinanza italiana, ma nel totonomi estivo della politica vale tutto. Tra gli interni dem, invece, è pronta alla corsa in quota Schlein Laura Boldrini. Mentre tra i riformisti sono in pole position i sindaci Antonio Decaro e Dario Nardella, ma anche il governatore della Puglia Michele Emiliano.

Il totonomi del centrodestra

Meno scoppiettante la situazione nel centrodestra. Anche se non è passata inosservata la presenza di tre campioni del mondo dell’Italia mundial del 1982 alla convention milanese di Forza Italia di inizio maggio. Si tratta di Alessandro Altobelli, Antonio Cabrini e Beppe Dossena. Inevitabili i boatos su una loro candidatura alle europee con gli azzurri. A giugno, invece, era circolata la voce di una corsa con Fi di Orazio Fascina, padre di Marta, deputata forzista e ultima compagna di Silvio Berlusconi. E Fratelli d’Italia? Dirompente l’indiscrezione di una candidatura alle europee di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e cognato della premier Giorgia Meloni. E si parla anche di un grande ritorno di Roberto Formigoni, che potrebbe correre con il partito della presidente del Consiglio al Nord con la sponsorizzazione del presidente del Senato Ignazio La Russa. Chi vivrà vedrà. Intanto prosegue il toto nomi dell’estate.