Home Politics Trattori, scontro Lega-Fdi. Benzoni (Azione): “Gara a chi è più populista, ma il tema non è l’Irpef”

Trattori, scontro Lega-Fdi. Benzoni (Azione): “Gara a chi è più populista, ma il tema non è l’Irpef”

Trattori, scontro Lega-Fdi. Benzoni (Azione): “Gara a chi è più populista, ma il tema non è l’Irpef”

Mentre la protesta dei trattori prosegue ci sono delle tensioni all’interno della maggioranza con Lega e Fratelli d’Italia che si scontrano sulla gestione della crisi. In sintesi: la Lega accusa Fdi di aver fatto un errore eliminando l’esenzione Irpef per gli agricoltori. Il capogruppo alla Camera, Riccardo Molinari, ha sostenuto che si è trattato di una “decisione sbagliata” che ha penalizzato un settore già in difficoltà. Fratelli d’Italia, invece, difende il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Salvini nel frattempo ha ribadito la necessità di reintrodurre l’esenzione Irpef e di aumentare il sostegno per il gasolio. L’opposizione cosa ne pensa? Ne abbiamo parlato con l’Onorevole Fabrizio Benzoni in quota Azione a Montecitorio. Ecco cosa ci ha raccontato.

Il capogruppo alla Camera Molinari punta il dito sulla cancellazione dell’esenzione Irpef agli agricoltori: “Un errore”. Condivide questo pensiero?

Molinari parla come se non si ricordasse di essere il capogruppo della seconda forza di maggioranza e, indipendentemente dal fatto che sia un errore o meno, non può accusare gli altri di errori che ha compiuto in prima persona essendo parte di quella maggioranza. Dopodiché sicuramente potrebbe essere stato un errore il mancato prolungamento dell’esenzione Irpef ma non credo che oggi sia questo il tema di cui stiamo parlando. Si sta solo spostando l’attenzione perché non basterà a rimettere l’esenzione Irpef, cosa che tenteranno di fare le prossime ore nel Milleproroghe, per sanare quello che gli agricoltori stanno chiedendo che è molto più complicato e che va non solo nella direzione europea ma anche in quella italiana. 

Fratelli d’Italia, invece, ha difeso il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, esponente del partito. Il capogruppo Tommaso Foti ha sottolineato che la norma contestata è stata varata dal Mef, guidato da un leghista. La leader di FdI, Giorgia Meloni, in un primo momento aveva annunciato di voler ricevere una delegazione di agricoltori, ma poi ha fatto marcia indietro. Come vede questa polemica? 

Vedo che questa difesa del ministro Lollobrigida mostra la debolezza anche di Fratelli d’Italia di fronte ai problemi. Il ministro non ha difeso la norma in fase di Consiglio dei Ministri, è una norma fatta dal ministro Giorgetti e dalla Lega. Come dicevo, stiamo spostando il tema, stiamo parlando di poche milioni di euro rispetto alla denuncia degli agricoltori che vogliono aver condizioni di vita sostenibili per le quali non sarà l’Irpef agricolo a cambiarle radicalmente. Manca purtroppo una politica agricola del nostro Paese che incentivi questo processo, manca la capacità delle regioni di spendere i fondi della Pac, ci sono opportunità non colte.

Guerra sui trattori nel governo, Lega e Lollobrigida si accusano. Come vede questa diatriba? Si risolverà o sarà motivo di ulteriori tensioni?

È evidente che la diatriba è fatta per cavalcare il malcontento. I partiti populisti, ed è quello che noi di Azione stiamo cercando di combattere, non fanno strategia. In questo caso c’è una battaglia tra chi è più populista e chi riesce a cavalcare meglio la protesta mettendo gli agricoltori sempre contro un nemico. Sono gli stessi agricoltori che contestano alcune scelte della Von Der Leyen ma non si fermano lì, vengono a protestare a Roma e chiedono un incontro alla Meloni perché c’è qualcosa che non va anche in Italia. Lega e Fratelli d’Italia scelgono l’un l’altro come bersaglio nel tentativo di cavalcare questa protesta.

In vista delle elezioni europee pensa che questi scontri nella maggioranza: diminuiranno o diventeranno sempre più intensi?

In vista delle Europee gli scontri diventeranno molto più intensi. Trattandosi di elezioni con un sistema proporzionale, ovvero “tutti contro tutti”, i toni si alzeranno molto specialmente tra chi ha un voto simile. È evidente che tra Lega e Fratelli d’Italia che cercano di prendere il voto populista e il voto sempre più a destra, inizierà una guerra. Non è un caso che Forza Italia non venga considerata in quanto il bacino di voti è molto differente rispetto alle altre due forze di governo. Abbiamo capito che l’Europa è sempre più importante per le questioni che riguardano il nostro Paese e negli anni è stato fatto un errore in quanto l’Ue è stata considerata il parcheggio per quei politici incapaci di gestire e amministrare.