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Giovanni Sallusti: nipote di, saggista e nuovo direttore dell’ex Radio Padania

Giovanni Sallusti: nipote di, saggista e nuovo direttore dell'ex Radio Padania

Perché leggere questo articolo? Ritratto di Giovanni Sallusti. Il giornalista e consulente politico, nipote di Alessandro (direttore del Giornale) guiderà Radio Libertà, l’ex Radio Padania. L’uomo su cui Salvini ha scelto di puntare per l’avvio della campagna della campagna elettorale. 

La campagna elettorale della Lega comincia dalle frequenze di quella che una volta era Radio Padania. Il Capitano alla disperata ricerca della doppia percentuale alle urne ha scelto l’uomo per il rilancio leghista. E’ un nome altisonante, anzi più che noto: fa Sallusti di cognome, ma Giovanni di nome. E’ un acquisto a spese degli alleati di governo della Lega, perchè ha lavorato in quota Fratelli d’Italia. Ma è anche un bel colpo di mercato: perchè il giornalista quarantenne è un fine saggista e vanta esperienze nel mondo mediatico.

Giovanni Sallusti, da portavoce di Valditara a direttore di Radio Libertà

Giovanni Sallusti è nato a Como nel 1983, dove ha conseguito la maturità classica col massimo dei voti. Eccellente anche il percorso accademico a Milano, dove si laurea in Filosofia. Inizia quindi la carriera giornalistica al seguito dello zio Alessandro, che lo porta con sé nelle peregrinazioni editoriali tra il Giornale e Libero. Passa anche per l’Ordine di Como, sempre in qualità di redattore. Nel 2013 fonda L’Interdipendente, giornale online che dirige per tre anni, fino alla chiusura nel 2016. In parallelo con la collaborazione per il Giornale, Sallusti jr. diventa coordinatore editoriale (figura che nel mondo del giornalismo in rete coincide sostanzialmente con quella che nei cartacei è la figura del direttore) del sito di Nicola Porro.

Un profilo poliedrico, come recita il suo CV più che discreto – ma con una sola pecca: l’inglese “scolastico”. Cursus honorum arricchito da comparsate televisive e radiofoniche per emittenti locali, perfetto ricalco della gavetta di Salvini. Nel 2020 arriva la prima fatica letteraria: Politicamente corretto – La dittatura democratica, uscito per Giubilei Regnani Editore. Negli ultimi anni, poi, si è occupato di consulenza politica con la sua agenzia Eiden, fino a diventare nel novembre del 2022 il portavoce del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Incarico lasciato appena quattro mesi dopo, a marzo, ufficialmente per «motivi personali». Da allora, Giovanni Sallusti è tornato a scrivere per Libero.

Saggista e comunicatore politico

A inizio 2017 Sallusti ha poi fondato Idein Communication. Una srl specializzata nella comunicazione politica. Giovanni Sallusti si occupa di gestione e coordinamento di campagne elettorali, media relations e ufficio stampa strategico. Negli anni ha seguito candidati e portavoce in elezioni amministrative e politiche. Potrebbe essere stato proprio questo suo transitare tra la comunicazione e gli ambienti della politica di destra ad aver convinto Salvini ad affidargli la direzione di Radio Libertà.

Oppure la sua penna, al contempo fine e affilata. In tal caso, male non avrebbe fatto il Capitano: perchè i saggi di Giovanni Sallusti sono tutt’altro che noiosi. Il suo “Politicamente corretto. La dittatura democratica“, a dispetto del titolo, non sferra i soliti argomenti triti e ritriti della nuova destra in rampa di lancio. Sallusti si scaglia contro “la nuova forma di totalitarismo. Light, patinato, senza le sembianze tragiche delle dittature novecentesche, anzi con derive smaccatamente comiche”. Il saggio parte da una semplice frase auto-descrittiva dell’autore: “Piacere, sono un maschio bianco cristiano eterosessuale”. Una frase che equivale alla blasfemia suprema.

La seconda opera – da pochissimo uscita in libreria – ha una confessione blasfema addirittura nel titolo: “Mi mancano i vecchi comunisti(Liberilibri, 144 pp. 16 euro). Si è meritato la prefazione e l’encomio pubblico di nientepopodimeno che Giuliano Ferrara. Il direttore del Foglio ha apprezzato il “viaggio dal Partito del passato alla più triste deriva della sinistra di oggi“.

Giovanni Sallusti alla guida della fu Radio Padania

Stando a quanto riporta Dagospia – di gran lunga il canale d’informazione più attendibile per la cronaca politica – il leader del Carroccio sarebbe diventato “radio-attivo”. Mentre Meloni fa campagna acquisti tra i leghisti lombardi e veneti ed europarlamentari, Salvini avrebbe messo a segno il colpo Giovanni Sallusti. Stando alle indiscrezioni, il nipote del direttore de “Il Giornale” Alessandro, assumerà la guida di “Radio Libertà” a partire da febbraio. La stazione che fino al 2022 si è chiamata Radio Padania Libera – ma era nata nel 1990 come Radio Varese – da tempo ha conosciuto un restyling per renderla più consona al nuovo corso nazionale della fu Lega Nord, oggi Lega per Salvini Premier. Giovanni Sallusti pare dunque il profilo ideale per l’ammorbidimento di una radio che secondo alcuni potrebbe rientrare nelle mire della famiglia Angelucci. Radio Libertà – a differenza di Capital, anch’essa nelle mire della famiglia che regge la galassia mediatica della destra – suona più allineata. I diretti interessati sono rimasti vaghi con Primaonline circa per l’acquisto. Ma per Radio Libertà c’è stato. E con Giovanni Sallusti alla direzione, potrebbe aumentare.

Consulta il CV di Giovanni Sallusti