Home Politics TNT-FedEx, lavoratori Si Cobas in protesta aggrediti da bodyguard privati: uno in ospedale a Pavia. La Questura: “15 giorni di prognosi”

TNT-FedEx, lavoratori Si Cobas in protesta aggrediti da bodyguard privati: uno in ospedale a Pavia. La Questura: “15 giorni di prognosi”

TNT-FedEx, lavoratori Si Cobas in protesta aggrediti da bodyguard privati: uno in ospedale a Pavia. La Questura: “15 giorni di prognosi”

Per la Questura di Lodi ci vorranno 15 giorni prima che il lavoratore della TNT-FedEx ricoverato nella notte al San Matteo di Pavia si riprenda. È stato colpito al volto pesantemente durante un lancio di oggetti e bastoni fuori dallo stabilimento di TNT-FedEx di Tavazzano con Villavesco, in provincia di Lodi.

La protesta dei lavoratori SiCobas

I lavoratori iscritti al sindacato di base Si Cobas stavano protestando contro la chiusura dello stabilimento di Piacenza annunciata ad aprile 2021 dopo che la multinazionale americana della logistica aveva fatto mettere a verbale nella prefettura emiliana che il piano industriale non prevedeva impatti sull’occupazione in Italia. I fatti sono avvenuti nella notte fra il 10 e l’11 giugno, vedendo contrapporsi fuori dai cancelli dello stabilimento affittato a FedEx dalla società italiana Zampieri Holding, circa una quarantina di operai della logistica e altrettanti bodyguard di una società privata di sicurezza. Questi i numeri che dà la Questura di Lodi che pure non sembra, dai video pubblicati, essere intervenuta nonostante la presenza di vari uomini in divisa.

La carica dei bodyguard privati verso i lavoratori SiCobas

Nei video e nelle fotografie scattate e pubblicate sulle pagine social del Si Cobas è possibile ricostruire la dinamica. I bodyguard si sono messi a difesa dei cancelli, dopo che i lavoratori in protesta avevano messo in atto la classica strategia dei sindacati di base del settore logistico, cioè il blocco dei cancelli per impedire alle merci di uscire, e hanno cominciato a scagliare bastoni, pezzi di bancali, forse qualche sasso contro gli operai che a loro volta hanno risposto. I bodyguard? “Hanno attaccato il presidio, composto da circa 40 lavoratori del Si Cobas a mani nude” scrive su Facebook la sigla sindacale di base “e per circa 10 minuti è stato lasciato agire indisturbato dalla polizia che era a pochi passi e non ha mosso un dito”.

Un uomo di 50 anni, colpito al volto, portato in ospedale a Pavia.

Uno dei lavoratori, un uomo di circa 50 anni, è stato colpito al volto e le immagini scattate lo mostrano a terra nel sangue fino dell’arrivo dei primi soccorsi, avvenuto dopo circa 25 minuti. L’ambulanza è stata scortata dalle forze dell’ordine all’ospedale San Matteo di Pavia dove il lavoratore è stato dimesso verso le 6 del mattino dopo i necessari accertamenti. Ci vorranno 15 giorni perché si riprenda.

Aggressioni ai lavori SiCobas, non è la prima volta: il ruolo delle SKP

La vicenda FedEx sta attraversando vari distretti logistici d’Italia. Un caso simile, meno cruente ma quasi identico, si era verificato il 24 maggio scorso fuori dallo stabilimento di San Giuliano Milanese. Non è confermato quale sia al momento la società di sicurezza privata che intervenuta nella notte a Tavazzano con Villavesco e nemmeno le forze dell’ordine locali danno conferme. Ma da quanto ha ricostruito True-News con riferimento a quattro casi precedenti, avvenuti a Milano fra l’estate 2020 e il 2021, si tratterebbe della SKP. Sono guardie private di sicurezza reclutate. La società è controllata con il 30 per cento delle quote da Roberto Lombardi, 32 anni in polizia prima di darsi al privato, e con il 70 per cento da Luca Antonio Tartaglia, il bodyguard che intervenì a difesa di Silvio Berlusconi contro “l’altro” Tartaglia – in una casuale omonimia – quando venne scagliata la statuetta del Duomo contro il volto dell’ex premier oltre dieci anni fa. Tra i co-fondatori risulta anche Daniele Rovini. La SKP è una società nata anni fa per occuparsi di security nelle discoteche e nei locali di Milano ma presto ha virato il proprio business offrendo servizi che vanno dalla sicurezza privata degli stabilimenti, ronde, videosorveglianza fino a soluzioni di intelligence e all’anti-pirateria per le navi cargo che attraversano il golfo di Aden o l’Oceano indiano.

Da quanto risulta a questa testata sarebbero assoldati non direttamente dalla multinazionale americana della logistica ma dalla proprietà dello stabilimento in uso a FedEx, appunto Zampieri Holding. Quello di Tavazzano nel lodigiano è un hub aperto di recente.

Gli uomini della SKP sono già stati denunciati nell’estate 2020 in procura a Lodi (competente su San Giuliano a livello territoriale) per dei fatti simili con il sindacato che li accusa di violenze occorse su lavoratori e delegati nelle notti del 9-10 e 23 luglio, con calci, pugni e, stando alla denuncia depositata, la pistola ad impulsi elettrici taser. Non si sa se la Procura di Lodi abbia svolto o aperto effettivamente delle indagini.

Tnt FedEx, da caso locale a nazionale

Il caso FedEX è però un caso nazionale, non locale. Il colosso ha annunciato la chiusura del polo di Piacenza dopo aver messo a verbale il contrario in Prefettura un mese prima e lo ha fatto nel momento in cui due dei principali sindacalisti locali sono stati arrestati dalla procura per un’indagine sulle proteste e messi ai domiciliari prima di essere scarcerati 15 giorni dopo dal Tribunale del Riesame di bologna. Ma anche a Padova il clima non è dei migliori. I lavoratori dopo anni di subappalti sono stati internalizzati e assunti direttamente ma con alcune condizioni peggiori di quelle precedenti, suscitando la rabbia in questo dell’Adl Cobas.