Ha vinto il Parlamento. Anzi, per essere precisi, i parlamentari. Tutti. E proprio perché hanno vinto tutti, non ha vinto proprio nessuno. Ovviamente non abbiamo vinto noi. Mi spiego. Hanno vinto i parlamentari e non i partiti perché i parlamentari non volevano andare a casa anticipatamente. Nessuno voleva andare a votare salvo la Meloni, che dalle urne avrebbe avuto (e...
Categoria: Politics

Al voto dopo il Quirinale? Con calma: il rebus collegi per i partiti
La riforma elettorale, che mette mano anche a collegi e circoscrizioni, è ancora in alto mare. Il politologo Giannuli: "Totale analfabetismo costituzionale”. Così si veleggia verso la scadenza naturale della Legislatura

Nella fattoria degli animali politici: tra scoiattoli, falchi, colombe e canguri
Nel racconto delle elezioni del Presidente della Repubblica riemerge con forza un immaginario che attinge a piene mani dal regno animale, tra scoiattoli, falchi, colombe...

Ma Cassese chi è? Frattini, il Pd non russa. Fritto di capitone o Capitano? Rumors da Roma
Quirinale, c'è un leader di partito che fino a poco tempo fa non aveva la minima idea di chi fosse Cassese. In un locale romano prove tecniche di grande centro che guarda a destra. Nel menu capitone o Capitano?

Ecco perché la gente è inferocita da chi si attarda sul Colle
Nel momento in cui scrivo non c’è ancora chiarezza su quel che succederà per il Colle. Fa niente, perché quanto sto per dire non è affatto legato al nome che verrà fuori, ma alle polemiche sul processo decisionale in corso a Roma. E alla critica che dappertutto, dai barbieri agli spogliatoi del calcetto, dal bar all’ufficio, viene rivolta – con...

Quirinale, è fatta per Mario Draghi. Rumors: Salvini è d’accordo
L'accordo c'è con Matteo Salvini d'accordo e 100 grillini pronti a seguire Di Maio contro Conte e Grillo. Unica incognita è il prossimo governo: Franco o Giorgetti a Palazzo Chigi? Venerdì 28 gennaio la giornata decisiva per l'Aula

Elezioni Quirinale, la rivincita dei “peones”: ecco chi sono, partito per partito
Alla vigilia della quarta votazione per il Quirinale, la prima per cui basta la maggioranza semplice di 505 grandi elettori, è chiaro a tutti quelli che entrano in Transatlantico. La palla non ce l’ha in mano Salvini o Ranzi, nemmeno Draghi o Letta (che sia Gianni o Enrico). Perché l’elezione del Presidente della Repubblica segna la rivincita dei «peones», il...