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Non ci sono più le bombe a grappolo di una volta

Non ci sono più le bombe a grappolo di una volta

Perché leggere questo articolo? Si fa un gran parlare delle cosiddette bombe a grappolo, dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato di volerne inviare a Kiev. La decisione di Biden ha causato la spaccatura più vistosa in 16 mesi di guerra sul tema aiuti militari all’Ucraina. Dal dibattito di questi giorni sembrano però mancare alcuni dettagli importanti sulle bombe a grappolo.

Dopo sedici mesi di guerra russa in Ucraina, era inevitabile qualche divergenza. La questione “bombe a grappolo” rischia però di esplodere creando una netta linea di divisione tra gli alleati di Kiev. La decisione di Biden di spedire bombe a grappolo in Ucraina ha creato la spaccatura più vistosa in un anno e mezzo di guerra. In questi giorni a cavallo del vertice Nato di Vilnius si è parlato moltissimo di bombe a grappolo, ma dal dibattito su questo tipo di munizioni sono spariti alcuni dettagli cruciali.

Cosa sono le bombe a grappolo

Le bombe a grappolo, o cluster bombs in inglese, sono un missile con dentro tante piccole munizioni che vengono liberate nell’aria e poi si sparpagliano a terra. Non tutte le piccole bombe esplodono subito e 123 paesi, tra cui l’Italia, le bandiscono. Restano sul terreno per molto tempo e c’è il rischio che a calpestare le piccole bombe siano i civili.

Questo tipo di arma ha fatto la sua comparsa sui campi di battaglia nel corso della II Guerra Mondiale. Nel corso delle guerre sono cambiati sia i metodi di impiego sia la fattura stessa delle bombe a grappolo. Anche solo rispetto alle più recenti operazioni militari condotte dagli Stati Uniti – la Prima e la Seconda guerra del Golfo degli anni Novanta e Duemila – è possibile dire che non ci sono più le bombe a grappolo di una volta.

Questione di percentuali

La Russia usa bombe a grappolo in Ucraina da inizio invasione, secondo alcuni da quando nove anni fa è iniziata la guerra in Donbass. Gli ordigni russi sono vecchi e le loro sub munizioni – le decine di bombe più piccole che ogni missile sprigiona – hanno una probabilità intorno al 40% di non esplodere subito. È altissima: significa che quasi la metà non colpisce il bersaglio militare contro cui è stata lanciata. Resta invece sul terreno, un pericolo per la popolazione. Le bombe a grappolo americane hanno una probabilità del 2,35% di rimanere inesplose.

Più la percentuale si avvicina allo zero, meno è giustificato fare una differenza tra queste munizioni e altre che non sono bandite. Una munizione su cinque in dotazione all’esercito russo ha lo stesso problema delle cluster bomb, pur non essendo bombe a grappolo. Sono malfunzionanti e pericoloso, eppure consentite. Il bando alle bombe a grappolo è quindi una questione convenzionale. Avrebbe forse senso rivedere il divieto, magari estendendolo ad altri tipo di armamenti malfunzionanti.

Dare bombe a grappolo all’Ucraina è legale

Inviare bombe a grappolo all’Ucraina non violerebbe i trattati internazionali. Sia Kiev che Mosca non rientrano tra i 123 Stati che vietano l’utilizzo di munizioni a grappolo. Così come gli Stati Uniti. Il trattato che vieta le bombe a grappolo vale soltanto nei paesi che lo hanno sottoscritto. Nessuno dei tre al momento in questione.

L’Ucraina, da quando è stata invasa, usa vecchie bombe a grappolo sovietiche che sono indiscriminate quanto quelle russe. Se le sostituisse con quelle più moderne, i danni potenziali ai civili sarebbero minori. Kiev chiede da tempo le cluster bomb a Washington, che ne ha molte ma intende dismetterle. L’Ucraina riceve poi bombe a grappolo fornite dalla Turchia, altro membro della NATO, altro nostro alleato.

Il dove è il punto più importante

L’Ucraina utilizzerà le bombe americane su un territorio che considera proprio. Questo significa che gli ucraini saranno particolarmente interessati a segnare i luoghi in cui vengono sganciate le bombe, per poi bonificarli. Come ha analizzato Cecilia Sala di Chora Media, si tratta di una porzione di 34 km in cui Kiev sta guidando la propria controffensiva. Una zona limitata in cui le cluster bombs sarebbero utili a spazzare via le fortificazioni e le concentrazioni di truppe trincerate russe. Si tratta di linee difensive russe già cosparse di mine, che le bombe a grappolo dovrebbero essere in grado di far saltare in aria. I soldati ucraini si segnano le coordinate e le comunicheranno agli Usa. Che, oltre alle munizioni, danno a Kiev decine di milioni di dollari e i macchinari che servono a ripulire il terreno dalle piccole bombe inesplose. Insomma, gli ucraini hanno tutto l’interesse ad essere molto precisi.