Home Politics Colori, espressioni e inserzioni: la campagna elettorale lombarda vista dai social

Colori, espressioni e inserzioni: la campagna elettorale lombarda vista dai social

Colori, espressioni e inserzioni: la campagna elettorale lombarda vista dai social

Perchè potrebbe interessarti? Si avvicinano le elezioni regionali in Lombardia, che rappresentano un’importante occasioni di confronto politico anche sul piano nazionale. La sfida si svolge anche sui social dove è curioso vedere come si muovono i tre candidati.

La campagna elettorale per le regionali lombarde si gioca, come tutte ormai, anche sui social. A colpi di slogan, post, storie ma anche inserzioni.

Terreno in cui va in scena una sfida interna tra Majorino e Moratti. Secondo i dati pubblici di Facebook Ad Library, lo staff di Letizia ha lanciato, a partire dal 29 dicembre, 21 inserzioni. Spesa media pari a 100 euro per post con una resa, in termini di impression, che va dalle 6000 alle 125 mila impressione. C’è un picco alla vigilia di Natale: un “regalo” di circa 500 euro.

Social, le inserzioni di Majorino su Facebook e Instagram

Anche lo staff di Majorino ha cominciato a finanziare campagne su Meta fine dicembre. Il 29, con la locandina della candidatura, il budget è stimato tra i 400 e i 500 euro per circa 125mila impression. Per gli altri post, la spesa media si attesta attorno ai 100 euro con una resa di pubblico che non sfiora i 15mila visitatori. Majorino ha pubblicato da dicembre a oggi 47 inserzioni. Fontana si limita a 7 inserzioni. Stesso budget, più o meno stesso range di visitatori.

Social, i colori e i video simpatici di Moratti

Tra Letizia Moratti e Attilio Fontana la partita comunicativa degli ex – quelli che di solito non esultano quando giocano nella squadra in cui militavano fino a poco tempo fa – si gioca sul filo del verde. Sbiadito quello dell’ex vicepresidente di Regione contro quello acceso, classico, della Lega.

I post, i manifesti affissi in giro per Milano, colpiscono per questo colore tendente al verde-acqua. Scelta del suo spin doctor, quel Daniel Fishman che ha accompagnato anche la campagna elettorale di Bonaccini, Fitto e Mangialardi. Fishman, con la sua società Consenso, dicono faccia miracoli. Elettorali e d’immagine. E così Bonaccini si presenta con gli occhiali hipster per ammiccare ai radical-chic mentre Letizia ha abbandonato la tenuta austera, il portamento nobiliare, il sorriso quasi accennato per lasciarsi andare a un tono informale. E inconsueto. Su Instagram stappa una bottiglia la notte del 31, prepara piatti, visita città. Un mood che ha fatto sorridere e sorgere alcune domande. A cui Moratti ha dovuto rispondere, svelando il concept della campagna elettorale sui social, dove i voti non si pescano ma è sempre meglio esserci. “Durante queste intense settimane di campagna elettorale sto avendo conferma di quanto sia importante il contatto con le persone. Diretto, senza mediazioni. Quel contatto che permette di comprendere fino in fondo il valore delle cose per chi hai di fronte. Ho sempre amato stare vicina alle persone. Scambiare idee, discutere, ho sempre lasciato spazio alle critiche perché desidero migliorarmi, e quando possibile, dare a mia volta suggerimenti”, ha spiegato alle agenzie.

Sul piano dei contenuti, l’animo imprenditoriale è rimasto nel suo programma. Nonostante, prima della scelta di candidarsi con il Terzo Polo, la Lega l’abbia dipinta con la falce e il martello sul capo, di Moratti tutto si può dire fuorché sia di sinistra. E’ volata a Londra per attrarre investimenti, ha fatto alcune aperture progressiste ma è assolutamente “contraria al populismo di destra e sinistra”. Renzi e Calenda docet.

Social, l’animo battagliero di Majorino

E non ha torti. Perchè, dall’altro lato, Pierfrancesco Majorino, a braccetto con i Cinque Stelle, ha alzato i toni della campagna e il livello di autostima. Il sondaggio di La7, che lo da a cinque punti di distacco da Fontana, lo ha rinvigorito. Tanto da dichiarare che “gli elettori del Terzo Polo” voteranno per lui con l’obiettivo di mandare via Fontana. E poi, in visita alle Case Aler, ha annunciato che, in caso di vittoria, sposterebbe gli uffici nelle case popolari. Annunci da vera sinistra – direbbe qualcuno – altri lo bollerebbero come d”populista”. Majo, sempre sorridente, è un candidato che, però, su manifesti e social sfoggia i colori blu e giallo. Più un richiamo all’Ucraina che al rosso della sinistra.

Social, la pacatezza di Attilio Fontana

Il più pacato nella comunicazione, insomma fatti e poche parole, sembra il governatore uscente. Perfetto stile lombardo? Pare proprio la sua ricetta.

Fontana, in post su sfondo verde, quello della Lombardia e della Lega, sciorina tutti i successi che la sua giunta ottiene e ha ottenuto. Anche sulla sanità che è il terreno di scontro dei tre sfidanti. E così gongola dopo aver fatto sequenziare i tamponi degli arrivati dalla Cina e scrive: “La differenza tra chi fa campagna elettorale e chi lavora per il bene dei lombardi è tutta qui: loro parlano, noi facciamo”. Non che Fontana, come giusto che sia, non si faccia curare i suoi canali social. A differenza di Moratti e Majorino, Fontana ha uno sguardo più aperto all’attualità. Muore Pelè, ecco foto del campionissimo. Scompare il papa emerito, parole e immagini di cordoglio. L’Argentina vince i mondiali, lui posta Messi.

Anche qui i sorrisi non mancano. Davanti a un panettone o nelle occasioni di confronto con gli elettori.  La sfida a colpi di post è veramente aperta.