Home Politics Alemanno: “In Sardegna punita la politica bellicista e ultra-atlantista di Meloni”

Alemanno: “In Sardegna punita la politica bellicista e ultra-atlantista di Meloni”

Alemanno: “In Sardegna punita la politica bellicista e ultra-atlantista di Meloni”

Perché leggere questo articolo? Se per una volta la sinistra ride, la destra piange. Dopo il voto in Sardegna arriva la bordata di Gianni Alemanno. L’ex colonnello di An già sindaco di Roma, non risparmia critiche a Giorgia Meloni. Ecco il suo commento al voto per True-News.it.

Il risultato delle elezioni regionali in Sardegna è una pesante sconfitta per il centrodestra“. Non usa mezzi termini Gianni Alemanno, raggiunto telefonicamente da True-News.it. L’ex ministro delle Politiche Agricole, sindaco di Roma e colonnello di Alleanza nazionale non risparmia bordate alle governo di Giorgia Meloni, sua ex compagna di partito. Alemanno di recente ha fondato “Indipendenza”, una formazione politica di destra, alternativa al centrodestra di governo.

Il commento di Alemanno sul voto in Sardegna

Alemanno parte analizzando l’esito della tornata elettorale in Sardegna. “Un voto regionale in cui le motivazioni locali si mescolano con quelle nazionali“. Da qui parte una doppia analisi della sconfitta, che per una volta non riguarda la sinistra ma il centrodestra che non perdeva una sfida Regionale dal 2020. “Sul piano locale – prosegue Alemanno – come lo stesso Paolo Truzzu ha lealmente ammesso, la scelta del candidato non ha funzionato“.

A questo punto Alemanno lancia una bordata contro il governo di centrodestra. “Quella in Sardegna è apparsa come un’operazione romana che non ha tenuto conto delle sensibilità regionali e del momento difficile che l’amministrazione comunale di Cagliari sta attraversando. Come testimoniato da tutti i sondaggi”.

“Meloni punita in Sardegna per Ucraina e Nato”

“Il centrodestra – prosegue l’ex sindaco di Roma – continua a scegliere i candidati in ristretti vertici romani ignorando il territorio. C’è il rifiuto sistematico del metodo democratico delle primarie per valutare l’effettiva capacità di aggregazione dei candidati proposti”. Alemanno denuncia la mancanza di scelta, magari ricorrendo alla pratica delle primarie.

Poi arriva una critica feroce a due anni e mezzo di governo Meloni. “A questo si aggiunge che tante scelte politiche del Governo nazionale stanno generando perplessità crescenti tra l’elettorato, tali da non coprire più le debolezze e i conflitti territoriali”. Alemanno critica soprattutto la politica estera del governo di centrodestra, che ha inciso sul voto sardo. “Forse Giorgia Meloni pensava di ottenere un grande consenso con la sua politica bellicista e ultra-atlantista in una regione che da sempre soffre la presenza delle basi Nato e oggi è diventata una dei principali siti industriali di produzione di armi?”.

L’altra destra critica Meloni

I malumori sull’operato di Giorgia Meloni arrivano da un esponente di spicco di quel mondo, la destra sociale, che, secondo alcuni fedelissimi ex missini, la premier sembrerebbe star ignorandoGianni Alemanno, ex sindaco di Roma, sta costruendo una sorta di alternativa, una massa critica che spinge da destra, fa il pungolo al governo puntando su un tema che ritiene cruciale per le sorti del Paese: la guerra in Ucraina. Dopo la stagione della “Destra sociale”, Alemanno resta attivamente in politica. Con un’altra destra. Quello che l’ex sindaco di Roma immagina con la neonata formazione “Indipendenza” è un “pungolo” nei confronti della maggioranza che governa il Paese. Una critica a destra a Giorgia Meloni, che per la prima volta dopo molto tempo conosce il sapore amaro della sconfitta.