Home Politics Europee 2024 AfD, i populisti tedeschi che spaventano l’Ue

AfD, i populisti tedeschi che spaventano l’Ue

Berlino (Envato)

Perché questo articolo potrebbe interessarti? Se il presente di Alternative für Deutschland (AfD) è immerso in una vasca di polemiche, il futuro del partito più chiacchierato della Germania è ancora tutto da scrivere. Ecco che cosa sta succedendo in Germania

Una spada di Damocle che comprometterà il risultato delle sempre più imminenti elezioni europee oppure, al contrario, semplice pubblicità gratuita che aumenterà la percentuale dei consensi raccolti? Se il presente di Alternative für Deutschland (AfD) è immerso in una vasca di polemiche, il futuro del partito più chiacchierato della Germania è ancora tutto da scrivere.

Il motivo? Una serie di scandali. Il più recente: il principale candidato alla prossima tornata elettorale di AfD, Maximilian Krah, è finito sotto indagine per i suoi presunti legami con Cina e Russia.

Questa vicenda si somma alla pressoché perenne demonizzazione che stampa e oppositori stanno portando avanti da anni contro il partito nazional-populista tedesco. Il tutto a causa dell’agenda di una formazione che ha sposato temi di rottura, come l’esaltazione dell’identità tedesca, l’anti immigrazione e la critica nei confronti dell’Unione europea.

“Nel caso in cui la denigrazione in atto da almeno un anno nei confronti di AfD – adesso aggravata notevolmente dalla scoperta di presunte spie al servizio della Cina tra le fila del partito e di ipotetici finanziamenti russi – non dovesse aver successo, allora questo partito potrebbe probabilmente essere una delle sorprese delle prossime elezioni europee”, ha dichiarato il politologo Marco Tarchi a True-News.it.

AfD nell’occhio del ciclone

A gennaio i sondaggi assegnavano ad AfD il 24% delle preferenze. Oggi le ultime rilevazioni degli istituti di ricerca Allensbach e Forsa hanno hanno abbassato le loro stile al 16%. Lo scandalo spionaggio avrebbe dunque dato il via ad un’emorragia di voti da non trascurare.

A pesare ulteriormente sul destino del partito troviamo anche le settimane di manifestazioni di protesta andate in scena in seguito ad un incontro segreto tra alcuni membri della formazione ed estremisti di destra a Potsdam.

Un incontro dove i presenti avrebbero parlato di un fantomatico piano per rimpatriare un massiccio numero di immigrati e richiedenti asilo in uno Stato-cuscinetto da creare in Africa del Nord.

Cosa succede in Germania

Giorno dopo giorno i consensi raccolti da AfD hanno iniziato a diminuire, fino alla valanga che ha indirettamente travolto Krah e, direttamente, un membro del suo staff.

Attenzione però, perché AfD deve guardarsi anche dalla concorrenza di un altro partito populista. “Non bisogna sottovalutare il partito populista di sinistra e anti immigrazione dell’ex parlamentare di Die Linke Sahra Wagenknecht”, ha aggiunto Tarchi riferendosi a Bündnis Sahra Wagenknecht (Bsw, letteralmente Alleanza Sahra Wagenknecht).

La creatura di Wagenknecht è uno strano incrocio tra la sinistra più tradizionale e la parte più operaia della democrazia cristiana. Nulla a che vedere, dunque, con l’estrema destra alla quale viene spesso – e in modo semplicistico – accostato AfD.

Flop o exploit?

È difficile, dunque, prevedere quale sarà la traiettoria di AfD. Certo, come spiegato da Tarchi, ci sono possibilità che il partito in questione possa non rispettare i sondaggi e prendersi il centro della scena.

“In generale, la demonizzazione dell’AfD da parte degli avversari è una costante. Avviene regolarmente fin dalla nascita del partito ed era quasi normale che la tendenza sarebbe diventata più marcata con l’aumento dei consensi raccolti. Ho tuttavia molti e seri dubbi sul fatto che, delegittimando AfD, sia possibile indurre i suoi elettori a prendere altre strade”, ha fatto presente il professore.

Da qui alle prossime settimane sarà interessante capire quale sarà (se ci sarà) la risposta del partito ai colpi ricevuti. Che, nel frattempo, continua a cavalcare i suoi grandi cavalli di battaglia. Tra questi: la contrarietà all’immigrazione indiscriminata, gli attacchi all’indirizzo dell’Unione europea e la retorica “Prima la Germania” (sulla scia dell’America First di Donald Trump).