Home Politics Il “semaforo” di Scholz si è spento. Cosa ci dicono le elezioni regionali in Germania

Il “semaforo” di Scholz si è spento. Cosa ci dicono le elezioni regionali in Germania

Olaf Scholz Germania

Perché questo articolo potrebbe interessarti? Le elezioni regionali in Germania in Baviera e Assia hanno punito la coalizione di Olaf Scholz. Perde voti la sinistra, trionfano i conservatori e galoppa l’estrema destra di Afd.

Un piccolo terremoto politico ha scosso la Germania. Le recenti elezioni regionali in Baviera e Assia hanno evidenziato la frustrazione dell’elettorato tedesco nei confronti della coalizione di governo federale guidata da Olaf Scholz.

I dati grezzi hanno infatti evidenziato la batosta rimediata del trio formato da socialdemocratici (Spd), Verdi e liberaldemocratici (Fdp) in entrambi i Lander. Al contrario, spicca la vittoria dei partiti conservatori, con l’Unione cristiano-democratica (Cdu) che ha ottenuto il 34,6% in Assia, in aumento di 8 punti rispetto alle ultime elezioni del 2018. Il suo partito gemello, l’Unione cristiano-sociale (Csu), ha invece vinto in Baviera con il 37%.

L’affluenza alle urne è stata del 73,3% in Baviera e del 66% nell’Assia. Numeri che rispecchiano un non trascurabile astensionismo, che potrebbe aver contribuito a spalancare le porte ad un’altra novità: l’exploit dell’estrema destra con Alternative for Deutschland (Afd). “Non credo che l’astensionismo, in questo caso, possa aver fatto la differenza. I riflettori dovrebbero essere puntati sul governo di coalizione. Un governo che sta attraversando una fase di complicata, alle prese con temi spinosi da gestire che hanno inciso sulla cultura politica tedesca. Citiamo la guerra in Ucraina e gli armamenti, nodi che diventano ancor più spinosi per tre partiti così diversi come Spd, Fdp e Verdi”, ha spiegato Giorgia Bulli, ricercatrice in Scienza politica all’Università degli Studi di Firenze, contattata da True-news.it.

La batosta di Scholz

Il “semaforo” di Scholz, gioco di parole usato per riferirsi alla coalizione rosso-verde-gialla, si è dunque spento? “Forse non si è mai acceso. Questa coalizione, del resto, è frutto di calcoli post elettorali. In Germania le elezioni regionali sono molto importanti. Diventano una cartina di tornasole del rendimento del governo in carica. I risultati di Baviera e Assia sono quindi una potente punizione nei confronti della coalizione in carica, e soprattutto della Spd”, ha affermato Bulli.

Il messaggio arrivato alle orecchie di Scholz è chiaro: l’elettorato tedesco si sta presumibilmente spostando a destra. L’esito in Assia e Baviera ha sottolineato un diffuso disincanto popolare nei confronti del governo in carica figlio di un’alleanza effettivamente litigiosa. Tante le cause da elencare per spiegare un simile fenomeno politico. Si va, ad esempio, dall’inflazione galoppante all’impennata dei costi energetici, divenuta evidente in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, dall’aumento del numero dei rifugiati ad un’economia indebolita dalle tensioni internazionali.

L’Spd di Scholz sperava di riconquistare il potere in Assia, e per riuscirci aveva persino schierato come principale candidato un peso massimo, il ministro degli Interni Nancy Faeser. Ebbene, i socialdemocratici hanno raccolto un misero 15,1%, collocandosi al terzo posto dietro Cdu e Afd, mentre in Baviera sono scivolati al quinto posto con l’8,4%. È stata la peggiore prestazione elettorale di sempre del partito in entrambi i Lander. Ancora peggio è andata all’Fpd. In Baviera ha ottenuto solo il 2,9%, al di sotto della soglia necessaria per entrare nel parlamento regionale, e il 5% in Assia. Anche la quota dei Verdi si è ridotta: al 14,4% in Baviera e al 14,8% in Assia.

Il messaggio delle elezioni regionali in Germania

Altre due annotazioni rilevanti riguardano l’ottima prestazione dell’Afd e la debacle della sinistra di Linke. Il primo ha ottenuto il 14,6% in Baviera e il 18,4% in Assia, totalizzando il suo miglior risultato di sempre in uno stato della Germania occidentale.

“L’Afd ha guadagnato più del 4% in Baviera, oltre il 5% nell’Assia. È un partito dotato di un’organizzazione abbastanza complessa e ha attraversato varie fasi, cambiando più volte i vertici in relazione alla modifica della sua cultura politica prevalente”, ha sottolineato l’esperta. Immigrazione come cavallo di battaglia ma non solo, insieme ad altre issue come clima, genere, identità, legge e ordine.

Per quanto riguarda Linke, dobbiamo parlare di fallimento visto che il partito non è riuscito a superare la soglia di sbarramento né in Baviera né nell’Assia, fermandosi rispettivamente all’1,5% e 3,1%. “Il fatto che Linke, partito di sinistra, abbia collezionato un simile risultato e che l’Spd abbia avuto grosse perdite di voti lascia supporre che ci possa essersi realizzato un travaso di voti“, ha aggiunto Bulli. Da dove? Da sinistra verso destra. In un travaso che avrebbe insomma penalizzato le formazioni di sinistra premiando i conservatori e l’estrema destra. “Questo lo dovranno però stabilire le analisi elettorali post voto. Sembra tuttavia che molti elettori tedeschi non si ritrovino più nell’offerta di tipo sociale proposta dai partiti tradizionalmente di sinistra”, ha concluso la stessa Bulli.