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Emendamenti del decreto Pnrr: le novità per la Sanità

Emendamenti del decreto Pnrr: le novità per la Sanità

Una serie di emendamenti al decreto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) del 16 aprile hanno introdotto novità importanti per il settore sanitario. Queste modifiche, volte a potenziare le risorse umane e a semplificare i processi di ricerca in ambito sanitario, interessano il personale medico e scientifico del settore e sono stati approvati dalla V commissione.

Assunzioni a tempo indeterminato e cambiamenti nei relativi limiti 

Gli emendamenti approvati in commissione Bilancio alla Camera introducono nuovi criteri per le assunzioni a tempo indeterminato all’interno degli enti del SSN. Un cambiamento rilevante è rappresentato dalla possibilità, estesa fino al 31 dicembre 2025, per gli enti di assumere personale del ruolo sanitario e sociosanitario già reclutato a tempo determinato che abbia maturato almeno diciotto mesi di servizio entro il 31 dicembre 2023. Questo passaggio è inteso come un riconoscimento delle competenze e dell’esperienza acquisita, nonché una misura per il recupero delle liste d’attesa.

Parallelamente, sono stati modificati i limiti di assunzione per le Aziende ospedaliero universitarie (Aou), con una deroga che permette l’incremento della dotazione organica di funzioni dirigenziali di livello generale, specialmente per potenziare le competenze del Ministero della Salute.

Ricerca sanitaria e protezione dei dati personali

Significative anche le novità relative alla ricerca sanitaria: è stata eliminata la necessità di una consultazione preventiva del garante della privacy per l’avvio di progetti di ricerca sanitaria, semplificando così i processi burocratici e accelerando l’inizio delle attività di ricerca. Ora, sarà sufficiente il parere del comitato etico territoriale per procedere con studi medici, biomedici ed epidemiologici.

Modifiche alla gestione dei green pass e alla formazione medica

Altra modifica rilevante è l’eliminazione del riferimento all’adesione dell’Italia alla rete green pass dell’OMS. Invece, è prevista l’adozione di un decreto per garantire il rilascio e la verifica delle certificazioni sanitarie digitali, conformi alle specifiche tecniche europee e internazionali.

Per quanto riguarda l’istruzione medica, è stata garantita la salvaguardia delle graduatorie per i test di ammissione a medicina per l’anno accademico 2023/2024, facilitando così l’accesso alla formazione per i candidati in un periodo di grandi cambiamenti e sfide.