Home Pharma Farmaceutica, Urso incontra le FAB13: “Apriamo tavolo di confronto permanente”

Farmaceutica, Urso incontra le FAB13: “Apriamo tavolo di confronto permanente”

Farmaceutica, Urso incontra le FAB13: “Apriamo tavolo di confronto permanente”

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha ricevuto, nella giornata di mercoledì 17 gennaio, a Palazzo Piacentini gli imprenditori delle FAB13, le tredici aziende italiane medio-grandi del farmaco aderenti a Farmindustria (Abiogen Pharma, Alfasigma, Angelini, Chiesi, Dompé, I.B.N. Savio, Italfarmaco, Kedrion, Mediolanum, Menarini, Molteni, Recordati e Zambon).

Obiettivo dell’incontro un’analisi ed un confronto sul comparto produttivo farmaceutico Made in Italy

Obiettivo dell’incontro un’analisi ed un confronto sul comparto produttivo farmaceutico Made in Italy e sulle prospettive future di una filiera produttiva strategicamente importante non solo per la salute della popolazione ma anche per la produzione nazionale e la sfida geopolitica globale. Gli imprenditori hanno illustrato al Ministro come le industrie farmaceutiche italiane siano parte dello sviluppo virtuoso e come potrebbero ulteriormente crescere.

Urso: “Poste le basi per creare un tavolo permanente che serva a realizzare una compiuta politica industriale”

“Questo incontro con un settore di eccellenza del Made in Italy ha posto le basi per creare un tavolo permanente che serva a realizzare una compiuta politica industriale di cui la farmaceutica è un asset strategico – afferma il ministro Urso nel suo intervento – Voglio infatti rendere strutturale questo tavolo di confronto per un settore che è diventato una delle priorità della sicurezza nazionale, come anche la situazione pandemica ha fatto emergere. Lo sforzo del governo è quindi di accompagnare le imprese con solide politiche industriali che ne tutelino le infinite potenzialità e che agevolino investimenti sul territorio nazionale utilizzando sia i fondi europei (come Horizon e PNRR) che gli incentivi nazionali. Al tavolo, con il Ministero della salute e le regioni, vorrei coinvolgere tutti gli attori del settore”.