Home Pharma Cattani: “Bene la riforma Aifa, la Commissione unica utile per cittadini e aziende”

Cattani: “Bene la riforma Aifa, la Commissione unica utile per cittadini e aziende”

Cattani: “Bene la riforma Aifa, la Commissione unica utile per cittadini e aziende”

La riforma dell‘Aifa, la cui deadline è fissata ad ottobre, riceve l’endorsement di Farmindustria. Il presidente Marcello Cattani – intervenuto ai microfoni di True-News.it durante l’evento Pact For Innovation, tenutosi a Mind lo scorso 29 maggio  – ha dichiarato: “L’intento di questa riforma è molto chiaro. Da una parte velocizzare i tempi delle approvazioni, rendendo l’Agenzia più efficiente, dall’altra valorizzare l’innovazione attraverso le  competenze”.

Come spesso raccontato su queste pagine, la riforma prevede che le attuali Commissioni consultive vengano accorpate nella nuova “Commissione Scientifica ed Economica del Farmaco” che eredita le funzioni dei precedenti organi.  “Avere una commissione unica – commenta Cattani – è un  grande elemento di cambiamento per sommare quelle competenze chimiche, farmacologiche e di  farmaco-economia. In modo di poter dare risposte alle esigenze dei cittadini di avere precocemente i farmaci approvati ma anche di venire incontro ai bisogni dell’industria farmaceutica. La sostenibilità deve essere reciproca per il sistema ma anche per l’industria. Oggi non siamo in questa modalità”.

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Gemmato: “Quella di Aifa è una riforma profonda”

Insomma un parere favorevole verso una riforma che, come annunciato dal Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, dovrebbe concretizzarsi a ottobre.

Quella dell’Aifa, ha rilevato Gemmato, “è una riforma profonda che deve avere dei tempi di gestazione e burocratici giusti. L’Aifa era ingessata da anni e questa riforma si aspetta da tempo, un periodo di riflessione è opportuno per far emergere la migliore riforma possibile. La deadline dovrebbe essere entro ottobre”. Con la nuova Aifa, ha spiegato, “si risolve il contenzioso di fatto che aveva portato a due figure apicali, il direttore generale e il presidente del consiglio di amministrazione il quale non aveva la rappresentanza legale dell’ente e questo portava, quando le due figure entravano in contrasto e purtroppo questo si è verificato negli anni, a un’Aifa ingessata”.