Home Future Viaggi: dopo Danimarca e Finlandia, ecco il segreto della felicità norvegese

Viaggi: dopo Danimarca e Finlandia, ecco il segreto della felicità norvegese

friluftsliv

I Paesi del Nord Europa si piazzano sempre nelle posizioni più alte delle classifiche mondiali sulla felicità degli abitanti. Ognuno ha il suo segreto e un modo diverso di definirlo: se ai danesi piace lo stile hygge (low cost), i finlandesi seguono la sisu, parola dal dolce suono che riassume un mix di determinazione stoica, tenacia, grinta, coraggio, resilienza e robustezza.

Che cos’è il friluftsliv

Nei bambini in Norvegia, invece, viene instillata fin dalla nascita una filosofia di vita che si concentra sull’amore e sul rapporto con la natura, sottolineando l’importanza di passare del tempo all’aperto in ambienti naturali. La chiamano “friluftsliv”, termine composto a sua volta da due parole: friluft, che significa “aria aperta”, e liv, che significa “vita”: nell’insieme può essere tradotto come “vita all’aria aperta”. A coniarlo fu il drammaturgo Henrik Ibsen nel suo poema “On the Heights” del 1859, sebbene il concetto sia ben più antico.

Profonda connessione con la natura 

Attenzione, però: esso rappresenta molto di più di un semplice passatempo o attività ricreativa. Friluftsliv promuove una profonda e spirituale connessione con la natura, sottolineando i benefici fisici, mentali e spirituali di trascorrere del tempo in ambienti naturali. I norvegesi praticano la friluftsliv perché intimamente convinti che l’interazione con la natura contribuisca al benessere, all’equilibrio e alla felicità delle persone, perché riduce l’ansia e migliora le capacità di apprendimento.

Friluftsliv: felicità democratica e inclusiva

In ogni caso non si tratta di un’attività specifica: si possono fare escursioni nella foresta, andare in kayak lungo i fiordi, sciare in montagna, fare canottaggio, andare a pesca o praticare l’arrampicata, ma vale anche raccogliere more o funghi durante una passeggiata oppure semplicemente sedersi tra gli alberi nei boschi. Perché questa filosofia è altamente inclusiva e democratica: “l nostro obiettivo è includere tutti nel friluftsliv, comprese le persone con disabilità e problemi psicologici e quelle a basso reddito”, come spiega al Guardian Bente Lier, segretaria generale di Norsk Friluftsliv, associazione che rappresenta più di 950.000 membri di 500 club di attività all’aperto in Norvegia. L’importante, insomma, è vivere il momento presente, respirare aria fresca, ascoltare il canto degli uccelli e osservare la bellezza dei paesaggi naturali, un po’ come la pratica del forest bathing che si sta sempre più diffondendo anche in Italia.

Trascorrere anche la notte all’aria aperta

Una percentuale sorprendentemente alta di norvegesi riferisce di trascorrere del tempo all’aria aperta. Da un sondaggio condotto nel mese di giugno dalla società di ricerche di mercato Kantar TNS è emerso che l’83% dei cittadini è interessato al friluftsliv, il 77% trascorre del tempo nella natura ogni settimana e il 25% lo fa quasi tutti i giorni. Nell’ultima indagine sulle condizioni di vita, condotta nel 2021, l’ufficio statistico ufficiale del paese, Statistics Norvegia, ha rilevato che il 25% dei norvegesi è rimasto fuori almeno una notte nell’ultimo anno. “Anche altri paesi nordici affermano che i norvegesi sono più immersi nella natura rispetto a loro”, afferma Lier.Una percentuale sorprendentemente alta di norvegesi riferisce di trascorrere del tempo all’aria aperta. Da un sondaggio condotto nel mese di giugno dalla società di ricerche di mercato Kantar TNS è emerso che l’83% è interessato al friluftsliv, il 77% trascorre del tempo nella natura ogni settimana e il 25% lo fa quasi tutti i giorni. Nella sua ultima indagine sulle condizioni di vita, del 2021, l’ufficio statistico ufficiale del paese, Statistics Norvegia, ha rilevato che il 25% dei norvegesi è rimasto fuori la notte nell’ultimo anno. “Anche altri paesi nordici affermano che i norvegesi sono più immersi nella natura di loro”, afferma Lier.

Il friluftsliv comincia fin dal passeggino

“D’inverno anche i bambini dell’asilo dormono all’aperto nel passeggino”, spiega Lier. “I genitori norvegesi si aspettano questo. Crediamo nell’aria fresca”. In molti nidi i piccoli trascorrono l’80% del loro tempo all’aperto; a scuola, ci sono giorni speciali durante tutto l’anno in cui nella natura e accendono fuochi da campo. Gli studenti norvegesi possono anche laurearsi in friluftsliv. Lier afferma che questa sta diventando una tendenza sempre più popolare: “Abbiamo notato un forte aumento dei candidati. Il rinnovato interesse per la natura emerso durante il Covid è forse uno dei motivi principali”.

Insomma, non resta che partire alla volta dei fiordi norvegesi o anche semplicemente per Oslo. Non ci sono scuse per la pigrizia, perché il 40% della Norvegia è ricoperto da foreste e le 15 città più grandi ne sono circondate: bastano 20 minuti di metropolitana dalla stazione centrale della capitale per ritrovarsi su un sentiero e cominciare a camminare.