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Su TikTok il tranq tourism: la nuova moda del turismo dei tranquillanti 


tranq tourism

Cogne, Avetrana, Garlasco… I luoghi dei delitti che più riscuotono l’attenzione dell’opinione pubblica spesso diventano meta di morbosa curiosità da parte delle persone: è il cosiddetto turismo nero, noto anche come turismo dell’orrore o tanaturismo (dark tourism in inglese), che indica la scelta di visitare destinazioni legate a eventi di morte e tragedia, spaziando da episodi storici lontani nel tempo ad eventi più recenti e cruenti, spesso enfatizzati dai mezzi di comunicazione di massa. 

A questo proposito negli ultimi tempi, proprio sui social media, in particolare su TikTok e Youtube, è emersa una nuova e controversa tendenza chiamata “tranq tourism”: cos’è e perché sta suscitando molte polemiche?

Tranq tourism: cos’è

Nelle scorse settimane decine di Tiktoker e Youtuber hanno iniziato a visitare una comunità svantaggiata di Filadelfia, negli Stato Uniti, per filmare i residenti sotto l’effetto di una potente sostanza sedativa chiamata “tranq” e per condividere poi sul web i video così realizzati. Una pratica di voyeurismo insensibile, che ha scatenato il dibattito sull’etica della creazione di contenuti online e sul rispetto per la dignità umana.

La xilazina e il tranq tourism 

La sostanza in questione, comunemente chiamata “tranq”, è la xilazina, un tranquillante veterinario, utilizzato di solito per i cavalli, che ha trovato un uso improprio e pericoloso tra le persone. I video condivisi su TikTok e YouTube mostrano individui sotto l’effetto di questa droga, definiti “zombie”, “drogati” o addirittura “demoni”, muoversi tra le vie di Kensington, quartiere a basso reddito di Filadelfia. 

Gli effetti della xilazina

La xilazina, utilizzata in modo errato, può causare difficoltà a stare in piedi, pressione sanguigna pericolosamente bassa, battito cardiaco rallentato e gravi lesioni che possono infettarsi, fino al rischio di morte. E’ estremamente economica: un chilogrammo di sostanza può essere acquistato online dalla Cina per soli 6 dollari, come ha rilevato l’anno scorso la Drug Enforcement Agency.

Polemiche sul tranq tourism

I cittadini sotto l’effetto del tranq non vengono solo filmati, ma anche intervistati e sollecitati a parlare contro la loro volontà: i creatori pongono loro domande personali, in modo da ottenere risposte spesso incoerenti, che poi vengono ridicolizzate e diventano virali. Nonostante le critiche, il fenomeno del tranq tourism persiste, con oltre 150 canali dedicati a Kensington e alle sue problematiche, come ha calcolato Sarah Laurel, fondatrice di Savage Sisters, un’organizzazione no profit locale che sostiene le persone affette da disturbi legati alla droga.

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Il dibattito sul ruolo di TikTok 

La denuncia di problematiche sociali è un elemento importante della libertà di espressione, e i social potrebbero dare un contributo positivo in questo senso, ma il fenomeno del tranq tourism è ben lontano da questo nobile scopo e molti definiscono questi post su TikTok insensibili, invasivi e dannosi per la dignità delle persone coinvolte. 

“Questi video non toccano le corde del cuore: fanno apparire queste persone come animali in uno zoo invece che come individui che hanno bisogno di aiuto”, ha dichiarato al Guardian Geri-Lynn Utter, psicologa clinica specializzata in dipendenze. “Turisti provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti entrano nella zona e puntano i loro smartphone in faccia alla gente: è disumanizzante e pericoloso, perché non aiuta. Queste persone non sono nel giusto stato d’animo per acconsentire di partecipare a un videoclip sui social media”.

In effetti, “aiutare” o “aumentare la consapevolezza” sono parole chiave spesso utilizzate dai creatori per giustificare il motivo per cui stanno realizzando contenuti di questo tipo, che ottengono milioni di visualizzazioni, e in cui spesso non vengono nemmeno mostrati i volti delle persone coinvolte. Come chiedono molti utenti, sono evidentemente necessarie linee guida più rigorose per la creazione di contenuti sensibili sui social media, che chiariscano bene come trattare argomenti delicati segnando un netto confine tra scopo sociale e sfruttamento delle persone vulnerabili con l’obiettivo di guadagno online.