Home Future Non si può cavare sangue dalle rape, ma acqua dai pomodori sì: la soluzione anti-siccità

Non si può cavare sangue dalle rape, ma acqua dai pomodori sì: la soluzione anti-siccità

acqua dai pomodori

Come dal letame possono nascere i fiori, dai pomodori può nascere l’acqua, ovvero il bene attualmente più prezioso del mondo, al centro del dibattito anche in Italia, come dimostra il recente duello in Parlamento tra Giorgia Meloni ed Angelo Bonelli. Il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra ha mostrato alla Camera i sassi raccolti dal fiume Adige prosciugato, sollecitando la premier sul tema del contrasto alla siccità. “Non sono Mosé, non ho prosciugato io l’Adige…”, la replica.  Bonelli, come promesso, ha rimesso i sassi al loro posto, ricordando però alla presidente del Consiglio che resta in attesa di sapere che cosa l’esecutivo da lei guidato intenda “fare contro la siccità e per contrastare il cambiamento climatico”.

Un interrogativo per cui cercano una risposta i governi e gli scienziati di tutto il mondo, ma anche molte startup, come l’australiana Botanical Water Technologies (BWT), che sta sperimentando una possibile soluzione per il problema della siccità in California, la peggiore degli ultimi 1.200 anni. Come ha raccontato anche True-News, il famoso Colorado River è praticamente ridotto a poco più di un rigagnolo, soprattutto se confrontato con la massiccia portata idrica che aveva in passato. Quest’anno, poi, oltre 1.200 pozzi sono rimasti a secco, con un aumento di quasi il 50% rispetto al 2022. Una crisi idrica che picchia ancora più duro nella San Joaquin Valley, la regione agricola più produttiva del Paese, dove lo scioglimento delle nevi e le piogge non sono state sufficienti a reintegrare le riserve idriche sotterranee già esaurite.

Come estrarre acqua potabile dai pomodori

Come fare allora? Se non è possibile cavare il sangue dalle rape, si può però cavare l’acqua dai pomodori. E così BWT ha avuto un’idea che potrebbe interessare tutto il mondo: “We grow water”.  “In parole povere, ci piace dire che abbiamo trovato il modo di coltivare l’acqua”, ha dichiarato il cofondatore e amministratore delegato Terry Paule, che ha stretto una partnership con la californiana Ingomar Packing Company, azienda che trasforma tonnellate di pomodori in ketchup e concentrato di pomodoro. Una soluzione innovativa, che permette di recuperare acqua per uso potabile, agricolo e per qualsiasi altro uso.

Il sottoprodotto naturale di questo processo è l’acqua, che finora finiva semplicemente nello scarico, come spiega CBSNews. “Per creare il ketchup facciamo evaporare gran parte del pomodoro: catturando la condensa evaporativa, possiamo farla passare attraverso un processo di purificazione in un’unità autonoma, all’interno di un container. “Da un solo stabilimento possiamo produrre fino a 250 milioni di galloni (oltre 900 milioni d litri, ndr) di acqua  in un periodo di 90 giorni”, ha dichiarato A.J. Priester, Chief Commercial Officer di BWT. L’acqua pulita può poi fluire attraverso le condutture ed essere trasportata ai comuni, ai bacini idrici esauriti, alle aziende agricole, all’industria e persino ai serbatoi d’acqua domestici.

Che gusto ha l’acqua ricavata dai pomodori?

Ma che sapore ha l’acqua ricavata dai pomodori? “È cristallina ed ha un sapore ottimo”, ha assicurato Paule, sottolineando che l’acqua di BWT è stata nominata bevanda dell’anno 2019 in Australia. 

Ora la società sta lavorando per fornire acqua a diverse città californiane assetate: ogni unità di purificazione costa circa 1 milione di dollari e può spostarsi da una zona all’altra, a seconda dei terreni dove è in corso la lavorazione di una coltura.

La tecnologia “plants-to-water” non è nuova comunque, ma esiste da oltre un decennio in Australia: è iniziata con l’uva durante il processo di vinificazione e da allora si è estesa a quasi tutti gli altri frutti o vegetali che si possono immaginare, compresa la canna da zucchero.

BWT intende portare al più presto la sua tecnologia in India, dove l’acqua pulita scarseggia, e nel corso del tempo spera di svolgere un ruolo importante nell’alleviare il problema idrico mondiale, fornendo acqua potabile pulita e sicura a 100 milioni di persone tra le più vulnerabili del mondo entro il 2025.