Home Facts Violenze e insulti agli anziani in una Rsa: 10 arresti

Violenze e insulti agli anziani in una Rsa: 10 arresti

Ennesima tragedia di cronaca a Grosseto, dove una donna è stata trovata morta in strada con il cranio fracassato. Aveva 40 anni, e già si sono aperte le indagini. Sono già partite le prime indagini in merito, compresa l'autopsia. Grosseto, morta donna di 40 anni La vittima trovata morta a Grosseto si chiama, Stefania Lala ed è stata ritrovata per caso a terra da un corriere che ha notato il corpo. Il corpo, ad ogni modo, era stato ritrovato per terra sotto un palazzo vicino alla zona ferroviaria e anche ora la polizia non esclude alcuna ipotesi. Tra queste, una di quelle prese attualmente in considerazione è la caduta accidentale da una delle finestre del caseggiato e nelle prossime ore sarà disposta l'autopsia. Altra ipotesi al vaglio è che qualcuno l'abbia potuta colpire in strada fuori dalla vista dei passanti. La donna era mamma di due bambini piccoli e lavorava in un supermercato. Era separata dal marito e aveva accompagnato i figli a scuola in mattinata.  Disposta l'autopsia Per meglio analizzare il caso, è stata disposta l'autopsia per capire se la donna ha solo i traumi mortali visibili alla testa  o anche lesioni di altro tipo, aspetti che potrebbero far emergere l'uso di uno strumento per colpirla nell'ipotesi di un'aggressione. Leggi anche: Caserta, donna uccisa con un colpo di fucile accidentale in camera da letto

Lasciati senza acqua né cibo, questo è quanto accaduto ad alcuni pazienti all’interno di una struttura sanitaria in provincia di Imperia. Si segnalano infatti violenze e insulti in una Rsa da parte degli operatori sanitari.

Ad intervenire la guarda di finanza che si è adoperata per arrestare ben dieci persone.

Rsa “Le Palme”: insulti e violenze nella struttura

La residenza sanitaria assistenziale “Le Palme” che si trova a Taggia (in provincia di Imperia), è stata protagonista di una spiacevole – e scioccante – vicenda. Si sono infatti verificate gravi vessazioni ai danni degli ospiti della struttura, pazienti anziani che necessitano appunto di assistenza. I colpevoli sono gli operatori che, anziché prendersi cura dei malati, li maltrattavano in tanti modi. Dalla violenza fisica (come pugni sul volto) ai pasti lanciati a terra o versati nel gabinetto, fino al deodorante spruzzato – brutalmente – in faccia.

La Guardia di Finanza è riuscita a incastrare i colpevoli grazie ad un video che li incrimina. Questo ha portato le forze dell’ordine ad agire. Arrestate ben 10 persone coinvolte e, per altri 14 soggetti, si è messa in atto la misura cautelare della  sospensione dall’esercizio di un pubblico servizio. Queste 24 persone hanno dunque ricevuto l’accusa di abbandono e maltrattamento (in forma aggravati) di anziani, molti dei quali sopra gli 80 anni e non autosufficienti.

Ad aggravare la situazione è stato anche il fatto che si trattava di violenze fisiche e psicologiche che venivano attuate ogni giorno e non in maniera sporadica. In più mancava spesso anche la sicurezza e la tutela dei pazienti, dato che a volte gli operatori lasciavano le stanze dei pazienti senza riporre la barra di sicurezza del letto, che serve appunto non far cadere gli assistiti.

Un caso che avrebbe del surreale ma che, purtroppo, è accaduto davvero. Si è potuta conoscere la verità grazie all’ottimo lavoro della finanza. Gli inquirenti hanno poi rilasciato una dichiarazione:

“Si evidenzia che sono stati presi gli opportuni accordi con i vertici  della competente Asl, al fine di consentire l’adozione delle misure d’urgenza necessarie per garantire la continuità assistenziale agli  anziani attualmente ospiti della Rsa”.

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