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Udinese-Napoli, Spalletti in conferenza stampa mentre i biglietti verso il sold out al Maradona

Udinese-Napoli, Spalletti

Udinese-Napoli, Spalletti ha parlato alla vigilia della partita in conferenza stampa. Intanto, i tifosi azzurri si preparano a riempire lo stadio Diego Armando Maradona per seguire la partita ai maxi schermi installati all’interno dell’impianto.

Udinese-Napoli, Spalletti in conferenza stampa

Su Udinese-Napoli, Spalletti ha parlato in conferenza stampa di vigilia, ricordando anche il suo passato a Udine: “Sono legato a molte persone. Quando torno indietro e penso al mio percorso di 30 anni, ci sono molte squadre in cui sono rimasto per tanti anni come Roma, Udinese, Empoli e Zenit. Quando si dice che ho un carattere difficile la cosa stride un po’ perché non è semplice trovare qualcuno che ha consumato gran parte della sua carriera in 4-5 squadre. L’Udinese è una di queste: mi hanno chiamato con la squadra in difficoltà, ci salvammo ma senza esprimere tutto il potenziale. L’anno successivo mi lasciarono andare da un’altra parte per poi riprendermi. Questo mi fece stringere il rapporto con Pierpaolo Marino che saluterò caramente. Sono d’accordo con lui: il Napoli che arriva a questo traguardo nasce dalla Serie C. Lui, come Gino e Giampaolo Pozzo, mi hanno dato tantissimo”.

Il tecnico ha poi parlato dello scudetto con una battuta: “Ce lo stamm’ trezzianno chianu chianu, come dicono a Napoli”. Gli ultimi  metri da compier sono i più difficili: “Ho saputo fin dall’inizio che avevo a che fare con giocatori purosangue, mi fa piacere che in poco tempo abbiano fatto vedere subito a tutti la loro qualità e il loro carattere. Questo scudetto, se arriverà, sarà qualcosa che esce dagli schemi. Ne trarrebbero vantaggi non solo il Napoli e la città, ma tutti gli addetti a questo sistema. I nostri calciatori lo meritano per quello che hanno fatto, ora bisogna fare questi ultimi metri che sono i più difficili”.

Il pareggio con la Salernitana ha fatto male: “Vedere i nostri tifosi dispiaciuti  ci ha mortificato. Noi ci nutriamo della loro felicità. Lo stadio ci ha fatto capire quale sia l’impresa che stiamo portando a termine, è quello che sognavo quando sono arrivato quì. Immaginavo uno stadio così. Con sciarpe, bandiere, bambini tutti azzurri. Deve essere una festa di tutti”.

“Provo soddisfazione di aver creato questo sentimento, se i tifosi hanno reagito così significa che ho fatto qualcosa di importante, parlo proprio del percorso. Napoli squadra più forte che ho allenato? Difficile dirlo, il calcio evolve e accostare delle squadre passate al calcio che si gioca ora è difficile. Sono fortunato, ho allenato diverse squadre forti e calciatori fortissimi, bisogna però far venire fuori un discorso collettivo e l’entusiasmo e qui a Napoli è stato tanta roba. Chi verrà a Napoli sarà costretto a dare qualcosa in più degli altri”. Un pensiero anche per  i calciatori che hanno salutato il Napoli in estate: “Il lavoro parte lo scorso anno, questo è il secondo tempo. Hanno dato il proprio contributo anche calciatori che adesso non sono più qui. Avevamo calciatori importantissimi come Insigne, Koulibaly, Ghoulam e Mertens. Giocatori che hanno dato molto con la loro personalità. Il risultato non dipende da una partita sola”.

Una battuta sul suo futuro sulla panchina del Napoli: “Ci sono ancora da fare sei partite e da giocarle bene. Dobbiamo completare ancora un discorso che non è completo, poi penseremo a festeggiare. Poi dovremo rimetterci in gioco: Sono nelle condizioni di poter dare a un pubblico con un sentimento così profondo ciò che merita. Poi da lì si parte”. Sullo scudetto a Napoli: “E’ una cosa extra, un super lusso, che mi farà stare comodo in qualsiasi posizione. Vivrò bene il resto della mia vita, calcistica e non”.

I biglietti verso il sold out al Maradona

Intanto, i tifosi azzurri si preparano a riempiere e colorare contemporaneamente lo stadio Diego Armando Maradona nella serata di giovedì 4 maggio mentre la squadra gioca sul campo dell’Udinese. Sono rimasti solo alcuni posti “hospitality” al costo di 100 euro, mentre resta erroneamente disponibile la “Tribuna Family”, in realtà sold out, pertanto se l’operazione viene rifiutata dal sistema non è un problema tecnico.

 

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