Home Facts Trivelle, Luca Zaia in Veneto si oppone: “Abbiamo già dato”

Trivelle, Luca Zaia in Veneto si oppone: “Abbiamo già dato”

Trivelle Luca Zaia

Il governo guidato da Giorgia Meloni ha intenzione di favorire le trivellazioni petrolifere ma Luca Zaia, governatore di centrodestra del Veneto, ha manifestato la sua opposizione. 

Trivelle, Luca Zaia in Veneto si oppone: “Abbiamo già dato”

Il governo guidato da Giorgia Meloni ha intenzione di dire sì a nuove trivellazione petrolifere tra le 9 e le 12 miglia, motivo per cui ha già pronta la norma sblocca-trivelle. Luca Zaia però, governatore del Veneto di centrodestra, non è d’accordo, posizione che nel Governo non avevano preventivato (specie da parte di un governatore di centrodestra). Sabato, quindi, ci sarà l’incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico e il governatore del Veneto, che teme conseguenze disastrose per lo sprofondamento del suolo a causa della ripresa delle estrazioni di gas naturale nel Mare Adriatico. Nel decreto Aiuti quater, in particolare che sarà approvato in consiglio dei ministri, infatti, è previsto il rilascio di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi in zone di mare “poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi”. Oggi il limite per il rilascio di nuove concessioni è pari a 12 miglia.

Luca Zaia: “Trivelle? Noi siamo contrari”

In merito alle trivellazioni, il governatore del Veneto quindi si è mostrato quindi molto ferreo sul no. “Siamo favorevoli ai rigassificatori e le posso dire che siamo pronti ad aumentare la capacità di quello che già c’è – ha detto – e capisco fino in fondo la preoccupazione del governo. Però c’è luogo e luogo. Tra l’altro, le nuove perforazioni potrebbero non darci risultati “prima di tre o quattro anni”. E ancora: “L’Adriatico è un mare ma con molte delle caratteristiche di un lago. In questo contesto, gli effetti di eventuali danni ambientali sarebbero devastanti per turismo e balneazione in un raggio amplissimo, con un danno anche d’immagine complessivo enorme: il 66% dei nostri turisti sono stranieri».