Home Facts Studiare Sviluppo: cosa fa la società del MEF

Studiare Sviluppo: cosa fa la società del MEF

Studiare Sviluppo

“STUDIARE SVILUPPO È UNA SOCIETÀ APPARTENENTE AL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE CHE SVOLGE ATTIVITÀ DI ASSISTENZA E SUPPORTO ALL’ANALISI, PROGRAMMAZIONE, ATTUAZIONE E VALUTAZIONE DI POLITICHE PUBBLICHE PER LO SVILUPPO, IN QUALITÀ DI IN HOUSE DELLE AMMINISTRAZIONI CENTRALI DELLO STATO. LA SOCIETÀ SUPPORTA, INOLTRE, LE AMMINISTRAZIONI E LE AGENZIE PUBBLICHE NAZIONALI NELLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI PILOTA DI CAPACITY BUILDING PER LO SVILUPPO TERRITORIALE, ANCHE NELL’AMBITO DI PROGRAMMI DI COOPERAZIONE INTERREGIONALE E TRANSNAZIONALE”.

Questo è quanto si legge visitando il sito di Studiare Sviluppo. Che cosa significa? Di chi e di cosa parliamo quando citiamo la società?

Un ruolo di supporto

Studiare Sviluppo opera sia a livello nazionale sia sul piano internazionale. Nel nostro Paese, la società svolge un ruolo di supporto, in prima persona, alle Amministrazioni Centrali dell’apparato statale. Ogni qual volta vadano attuati programmi o progetti di sviluppo, appunto, che prevedano l’investimento di sostanziosi fondi nazionali oppure europei, Studiare Sviluppo può affiancare l’ente realizzatore grazie alla sua esperienza ormai pluriennale.

Disegno, valutazione e implementazione di iniziative progettuali, soprattutto nell’ambito delle politiche di coesione, sono il terreno sul quale opera la società. Nel concreto, Studiare Sviluppo propone e realizza iniziative pilota, ideando percorsi e metodologie innovative che supportino tutti gli attori a livello locale.

In ambito internazionale, la società è forte dell’accredito presso la Commissione Europea, grazie al quale può sostenere attivamente diverse amministrazioni italiane.  Il suo ruolo, a questo livello, è di monitoraggio – principalmente amministrativo e finanziario – su progetti di cooperazione bilaterale, assistenza tecnicagemellaggio istituzionale e agevolazione delle sovvenzioni.

La squadra di Studiare Sviluppo

Lo staff interno di Studiare Sviluppo, il personale della società, viene coadiuvato nelle sue mansioni da una vasta rete di esperti dall’elevata professionalità ed esperienza multidisciplinare. Il team così allargato è in grado di offrire competenze ben specifiche di natura specialistica, settoriale e gestionale.

Che cosa fa la società? Le aree di intervento

Supportando le Amministrazioni Centrali statali nell’attuare programmi cofinanziati da agenti istituzionali, Studiare Sviluppo svolge il ruolo di beneficiario o soggetto attuatore di programmi o progetti che cambiano letteralmente il volto della nostra quotidianità. Sempre al fianco delle Amministrazioni Pubbliche, Studiare Sviluppo realizza interventi di programmi complementari, come ad esempio i Piani di Azione e Coesione che ha portato avanti tra il 2014 e il 2020.

L’azione di supporto della società è forte e viva in varie aree di intervento: citiamo ad esempio programmi che hanno l’obiettivo di portare avanti politiche di sviluppo; potenziare la fruizione e le possibilità nell’istruzione, nella cultura o nel turismo; migliorare il modo in cui facciamo approvvigionamento energetico, in un’ottica rispettosa dell’ambiente; tutelare la salute, proteggere i confini e aumentare la sicurezza interna nonché aiutare la protezione civile, soprattutto in occasione di disastri naturali; sviluppare le politiche fiscali e doganali.

Cenni storici e forma societaria

Studiare Sviluppo nasce nel 2003 con la mission dichiarata di svolgere attività di assistenza e supporto all’analisi, alla programmazione, all’attuazione e alla valutazione di politiche pubbliche per lo sviluppo. La società vuole essere l’agente dei pianiprogetti e misure del MEF.

Dal punto di vista della forma societaria, Studiare Sviluppo è una società a responsabilità limitata (s.r.l.), con Socio Unico, come si definisce presso il registro pubblico delle imprese. Essa è partecipata interamente, al 100%, dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. La società è una vera e propria in house delle Amministrazioni Centrali dello Stato.

Il progetto SI.VALUTA

Si.VALUTA è un progetto di cui Studiare Sviluppo è soggetto attuatore. Si tratta del Progetto Sistemi di supporto alla Valutazione delle Politiche di Coesione e si pone l’ambizioso obiettivo di rafforzare l’efficacia delle politiche di coesione, migliorando la qualità, la pertinenza e la rilevanza nella valutazione di tutti i loro effetti. Per riuscire a farlo si è partiti da un ampliamento della base conoscitiva sulle cause e configurazioni di tutti quei fenomeni e meccanismi sociali, economici e territoriali che consentono o ostacolano l’effetto dell’azione pubblica. Per semplificare, l’azione di SI.VALUTA è quella di analizzare e valutare come agiscano le politiche coesive sul territorio.

La convezione tra  Studiare Sviluppo e l’Agenzia per la Coesione Territoriale, di durata triennale 2020-2023, supporterà produzionesistematizzazione e diffusione di conoscenza su ogni tema e aspetto rilevante per la coesione. L’azione progettuale sarà coordinata, a livello tecnico, dal NUVAP (Nucleo di Valutazione e Analisi per la Programmazione).

Studiare Sviluppo: ricerca personale per SI.VALUTA

Al momento Studiare Sviluppo ha aperto una ricerca di personale interessato a collaborare con la società.

La sede di lavoro sarà a Palermo e il team che verrà creato si occuperà di supportare la struttura commissariale impegnata nelle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea del 19 luglio 2012, nella causa C-565/10 e del 31 maggio 2018, nella causa C/251/17 (procedura di infrazione n. 2004/2034) e del 10 aprile 2014 nella causa C-85/13 (procedura di infrazione n. 2009/2034) non ancora dichiarati conformi alla data di entrata in vigore del D.P.C.M. datato 11 maggio 2020.

Inoltre andranno esaminati gli agglomerati oggetto delle procedure d’infrazione n. 2014/2059 e 2017/2181, i cui interventi sono individuati ai sensi del comma 4, dell’art. 4-septies, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 convertito, con modificazioni, nella legge 14 giugno 2019, n. 55, e altri, oggetto di ulteriori procedure di infrazione.

La ricerca è portata avanti da Studiare Sviluppo e dal Commissario Straordinario Unico Ex D.P.C.M. del 11 Maggio 2020.