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Sgarbi contro Roma sugli alberi abbattuti: “Sono sacri”. La replica

Sgarbi contro Roma

Sgarbi contro Roma sulla storia degli alberi abbattuti in città. Il sottosegretario alla Cultura dopo il suo post denuncia sui social, ha trovato la risposta dell’assessore all’Agricoltura, Ambiente Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabina Alfonsi.

Sgarbi contro Roma sugli alberi abbattuti: “Sono sacri”

Vittorio Sgarbi ha attaccato l’amministrazione comunale della città di Roma sulla vicenda degli alberi abbattuti. Il sottosegretario alla Cultura ha denunciato il tutto con un posto sui suoi canali social. “Non si può consentire al Comune di Roma di devastare la città in questo modo. Gli alberi sono sacri. Chi abbatte un albero uccide una vita”.

La replica

Non si è fatta attendere la replica dell’assessore all’Agricoltura, Ambiente Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, Sabina Alfonsi, che con una nota ha spiegato che “hran parte degli alberi di Roma ha almeno settant’anni di età e ogni anno che passa, anche a causa dei cambiamenti climatici, vi è un inevitabile peggioramento della stabilità delle alberature, con una inevitabile ricaduta sui rischi potenziali per la pubblica incolumità”.

“Tali interventi, come altri eseguiti in diverse zone della città, sono resi inevitabili da ragioni di tutela della pubblica incolumità e tutti eseguiti a seguito di accurate indagini visive e strumentali certificate da agronomi esperti”, ha spiegato la Alfonsi. Gli alberi abbattuti a Piazza Venezia saranno sostituiti in accordo con la Soprintendenza di Stato e la Sovrintendenza capitolina “per ricostituire l’assetto paesaggistico di un’area di grande pregio del centro della città il cui patrimonio del verde storico viene, comunque, costantemente monitorato”. Secondo la Alfonsi “amministrare una città con la convinzione che i suoi alberi siano intoccabili, anche a rischio della sicurezza di coloro che ci vivono, non può appartenere a chi governa con responsabilità, adottando provvedimenti supportati da principi scientifici e non basati su suggestioni irrazionali”.