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Sciopero Rai 17 novembre: ecco perchè Oggi è un altro giorno non va in onda

Sciopero Rai del 17 novembre

Oggi è un altro giorno, programma condotto da Serena Bortone, non andrà in onda giovedì 17 novembre. Per quale motivo?

Sciopero Rai del 17 novembre: ecco perchè Oggi è un altro giorno non va in onda

Oggi è un altro giorno, programma condotto da Serena Bortone, non andrà in onda giovedì 17 novembre. La produzione infatti, sui canali social, ha comunicato che a causa di uno sciopero Rai il programma tanto atteso dell’ora di pranzo della Rai non ci sarà e che, al posto di una nuova puntata, verrà mandata in onda una puntata speciale del programma.

La puntata speciale che sarà mandata in onda giovedì 17 novembre ricalca una “collection” con il meglio delle puntate di Sanremo 2022 condotte da Serena Bortone. 

I motivi dello sciopero

Ma quali sono i motivi dello sciopero in Rai? Lo Snap ha proclamato lo sciopero il 17 e del 18 novembre 2022 esponendo le seguenti ragioni. “Decadimento della qualità del lavoro nel CPTV di Roma minata ed erosa continuamente soprattutto da agenti esterni; clima di tensione vissuto dal dipendente nello svolgimento delle attività produttive dovuta alla cronica carenza di organico; fallimento della formazione professionale dei nuovi assunti, alcuni dei quali addirittura si dimettono e lasciano la Rai, formazione ridotta a mera formalità burocratica senza alcun tipo di attenzione alle inclinazioni professionali dei giovani e volta unicamente ad arginare la cronica carenza di organico; mancato riconoscimento del merito e della crescita professionale, relegato ormai alla simpatia e alla benevolenza dei singoli uffici o ancor peggio alla lottizzazione sindacale, arrecando danno al patrimonio professionale dell’azienda e una grave distorsione del metodo meritocratico; stravolgimento dei modelli produttivi e delle figure professionali ad uso e consumo degli uffici con conseguente confusione di ruoli livelli e responsabilità; aberrante gestione delle risorse umane che nega diritti e propina vessazioni; reiterata violazione degli istituti contrattuali che mirano unicamente a penalizzare economicamente il lavoratore; certa e incontrovertibile responsabilità della catena decisionale aziendale in ogni ordine e grado incapace e inadeguata ad assolvere il proprio compito specie in questi ultimi anni”.