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Capodanno, botti vietati: in quali città non si può sparare

Capodanno botti vietati

Capodanno, botti vietati: si avvicina la notte di San Silvestro e sale la preoccupazione così come l’attesa per i fuochi d’artificio e i pericolosi “botti” artigianali che ogni anno causano danni e feriti.

Capodanno, botti vietati

In Italia, ma non solo, la notte di San Silvestro si festeggia sparando fuochi d’artificio e botti artigianali. Un’usanza che nel tempo è stata molto ostacolata e attaccata sia per i danni agli animali sia per i numerosi feriti con i “pezzotti” delle botti, soprattutto al sud.

Capodanno, botti vietati: da Nord a Sud

Ci sono già diverse amministrazioni comunali che hanno vietato i botti nella notte di San Silvestro e non solo. In alcune città per lunghi periodi è vietato sparare fuochi d’artificio. All’appello mancano tantissimi Comuni, anche importanti come Firenze, Roma e Napoli.

Capodanno, botti vietati a Milano

A Milano sono vietati botti e fuochi d’artificio, petardi, giochi pirotecnici e barbecue in occasione delle prossime festività. In realtà il divieto è continuativo in città, dall’1 ottobre al 31 marzo nell’ambito del Regolamento per la qualità dell’aria e ha l’obiettivo, come spiegato dall’amministrazione, di tutelare ambiente, animali e cittadini.

Voghera

Il sindaco di Voghera, Paola Garlaschelli ha scelto di sensibilizzare i cittadini in merito alla sofferenza causata dai botti agli animali domestici ricordando il divieto disposto dal Regolamento di Polizia urbana. Per i trasgressori sono previste multe fino a 300 euro.

Capodanno, botti vietati a Bari

Dal 23 dicembre e  fino al primo gennaio a Bari è vietato vendere e utilizzare alcune categorie di fuochi d’artificio. E dalle ore 20.00 del 31 dicembre alle ore 7.00 del primo gennaio è vietato utilizzare “ogni tipo di fuoco d’artificio”. Lo ha deciso con ordinanza il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, rilevato che “l’improprio utilizzo di petardi e botti genera una serie di conseguenze dannose che minacciano l’incolumità pubblica e incidono sulla sicurezza urbana, oltre a provocare danni all’integrità fisica delle persone, degli animali, e che tra le categorie più a rischio rispetto all’utilizzo incontrollato dei fuochi vi sono i minori”.

Capodanno, botti vietati a Matera

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha firmato un’ordinanza con la quale ha disposto il divieto di utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici su tutto il territorio comunale dal 24 dicembre al 7 gennaio 2022. “Durante le festività natalizie ed in occasione della notte di Capodanno è consuetudine – ha evidenziato il sindaco della Città dei Sassi – festeggiare con l’accensione ed il lancio di artifici pirotecnici di ogni categoria. Questa usanza di lanciare botti e petardi – ha continuato – ha causato in passato lesioni, anche gravi, alle persone che li maneggiavano o che ne venivano accidentalmente colpiti. Lo scoppio di petardi e altri artifici pirotecnici costituisce pericolo e può arrecare un danno non solo all’uomo ma anche gli animali domestici ed alla fauna selvatica”.

Capodanno, botti vietati a Reggio Calabria

I botti di Capodanno sono vietati anche a Reggio Calabria. Il vicesindaco Paolo Brunetti, infatti, ha firmato un’ordinanza con la quale vieta, fino al 9 gennaio 2022, l’utilizzo di petardi e materiale pirotecnico di vario genere. La misura, spiega Brunetti, “ha l’obiettivo di evitare che si verifichino incidenti e danni alle persone a causa dell’utilizzo improprio e del malfunzionamento di questi materiali esplosivi. E’ importante, inoltre, tutelare gli animali domestici che, come sappiamo, possono avere gravi conseguenze dal forte rumore che in queste circostanze viene prodotto senza dimenticare, peraltro, anche la doverosa tutela dell’ambiente e quindi della salute collettiva in ragione dell’incremento delle polveri sottili e di altre sostanze dannose che viene provocato dall’utilizzo di questi materiali pirotecnici”.

Isernia

Il sindaco di Isernia Pietro Castrataro ha vietato i fuochi d’artificio nel Comune molisano fino al 9 gennaio 2022, anche allo scopo di limitare il disagio provocato negli animali dal rumore.