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Roma, militare ucciso: le indagini portano ad un sospettato

Anzio Aprilia ucciso coltellate

Un Lunedì che si tinge di rosso per la capitale. Roma è stata infatti luogo di un delitto a causa di un militare ucciso durante una colluttazione. L’evento ha portato ad indagare su quanto accaduto e sembra esserci già un sospettato.

Si cerca adesso il possibile colpevole.

Militare ucciso a Roma

Il 2023 sta presentando molte notizie negative, fra terremoto, guerra e diversi incidenti. A questi si aggiunge l’omicidio di un militare, avvenuto a Roma. Si tratta di Danilo Salvatore Lucente Pipitone, deceduto ieri – Domenica 12 Febbraio – a seguito di un pestaggio subito nella notte tra Venerdì e Sabato nel quartiere Centocelle di Roma.

L’episodio ha portato le forze dell’ordine a indagare e, grazie anche ad alcuni testimoni, è stato possibile risalire al sospettato. Il profilo è quello di un 30enne tunisino, già conosciuto e arrestato – nel 2018 – per spaccio di droga. Dalle telecamere di sorveglianza – in prossimità del luogo del delitto – i poliziotti hanno potuto scorgere il presunto colpevole mentre noleggiava un’auto, una Fiat Cinquecento Abarth. Sembra però aver utilizzato documenti falsi.

A lavorare al caso sia la polizia che la squadra mobile, che stanno cercando di ricostruire la vicenda. Ferite sulla testa e sul volto per il militare, che però non è stato derbuto. Pista esclusa anche quella di un’accesa discussione. Danilo Pipitone si trova in via dei Sesami prima di essere colpito. Si stava recando verso la sua automobile. In quella zona ci sono gruppi di spacciatori e protettori di prostitute, ma non sono chiare né la dinamica né il movente.

Una volta appresa la notizia della morte, la famiglia Pipitone ha dichiarato di voler donare i suoi organi. A stringersi al dolore dei familiari il ministro della Difesa, Guido Crosetto:

“Il mio cordoglio e le mie condoglianze alla famiglia e a tutto l’esercito per la scomparsa del Caporal Maggiore Danilo Salvatore Lucente Pipitone. Ha lottato contro la morte dopo l’aggressione subita ma purtroppo non ce l’ha fatta. Sono commosso dalla decisione di donare gli organi, con il suo ultimo gesto d’amore e d’altruismo contro la violenza subita ha voluto servire il Paese ancora una volta“.

Adesso le forze dell’ordine stanno perlustrando la città, con l’obiettivo di arrestare il colpevole.